1 maggio, lavoro: persone con disabilità sempre più escluse

Su 100 persone con disabilità tra i 15 ed i 64 anni solo il 32,5 è occupato, contro il 58,9% dell’intera popolazione. Il 20% è in cerca di occupazione. Questa la triste fotografia dell’Istat circa l’occupazione delle persone con disabilità. I numeri risultano ancor più impietosi se raffrontati con la media Ue, che è superiore al 50%. Il sistema pubblico di collocamento non riesce a realizzare più di 20/30mila inserimenti l’anno. Condizione ancor più svantaggiosa se si considera anche la disparità di genere. Le donne con disabilità sono oggetto di discriminazione ancora più accentuata nel mondo del lavoro, sia rispetto agli uomini con disabilità, sia rispetto alle altre donne.

“È doloroso constatare ancora una volta, soprattutto in occasione della Festa dei lavoratori, la profonda esclusione che le persone con disabilità vivono. Troppo spesso sono costrette a una ricerca di lavoro infruttuosa o subiscono trattamenti meno equi. Il lavoro è fondamentale per favorire l’inclusione ed una vita piena e dignitosa. È urgente intervenire e modificare quelle politiche del lavoro che di fatto ad oggi non consentono alla persone con disabilità di potervi accedere. Il tema lavoro deve diventare una priorità di questo Governo anche in considerazione dell’avvenuta approvazione della legge delega sulla disabilità. Domani è la festa della nostra Repubblica perchè i padri costituenti hanno poggiato la costituzione sul lavoro. Noi continueremo con forza a ribadirlo”. A dirlo il presidente FISH, Vincenzo Falabella.

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