di ANNA MARIA STEFANINI-
La biografia del friulano Pierluigi Cappello sembra fatta apposta per confermare uno dei più noti (ma falsi) teoremi letterari: la sofferenza esistenziale è la linfa che alimenta la vena poetica. Quanto più la vita morde l’esistenza tanto più ricco e aromatico risulterà il distillato verbale che il poeta riuscirà a trasferire sulla pagina. Leopardi docet.
Quando Pierluigi ha nove anni sulla famiglia Cappello si abbatte il tragico terremoto del Friuli del 1976; a seguire una vita precaria nei prefabbricati.
A 16 anni un gravissimo incidente in moto lo inchioderà per sempre su una sedia a rotelle e a un reddito d’invalidità di 700 euro al mese.
È lui il primo a smentire il teorema della fragilità esistenziale: […] sarei diventato poeta lo stesso, anzi di più […]”; “Non ci siamo sposati, io e il mio dolore siamo una coppia di fatto”.
Malgrado la menomazione Pierluigi riesce a terminare la scuola superiore e frequentare la Facoltà di Lettere di Trieste. Non soltanto: insieme al pittore e poeta friulano Ivan Crico fonda e anima la collana di poesie “La barca di Babele” edita dal Circolo Culturale del piccolo ma storico comune di Meduno, in provincia di Pordenone. Più tardi si trasferisce a Cassacco, un altro piccolo comune in provincia di Udine dove avvia un’intensa attività di promozione letteraria; nel frattempo scrive versi, in italiano e in friulano.
Nel 2006 pubblica “Assetto di volo” (Crocetti Editore), una raccolta delle sue poesie elaborata con la collaborazione della poetessa e critica letteraria Anna De Simone e introdotta dal filologo e critico letterario Giovanni Tesio. Il libro ottiene consensi e riconoscimenti: vince il Premio Letterario Nazionale Pisa (già “Premio nazionale di poesia”, gemello dello storico “Premio Viareggio”) che ha visti premiati, fra gli altri, Alberto Moravia e Umberto Eco.
Vince anche il Premio Bagutta come migliore opera prima, il Premio San Pellegrino e il premio speciale della giuria de il “Premio Il lago verde”.
Nel 2010 pubblica “Mandate a dire all’imperatore”, un nuovo libro di poesie con postfazione dello scrittore, saggista e critico Eraldo Affinati.
Seguiranno altri libri, pubblicazioni su riviste specializzate e numerosi riconoscimenti e premi.
Nel 2014 viene inserito nella lista dei beneficiari della celebre “Legge Bacchelli”, che attribuisce sostegni finanziari governativi a personalità altamente meritevoli in condizioni di difficoltà economiche.
Pierluigi Cappello muore a Cassacco il 1° ottobre di sette anni fa, a 50 anni, per le conseguenze di una grave malattia.
Nel 2018 si è costituita l’Associazione Pierluigi Cappello con lo scopo di diffondere e far conoscere le opere del grande poeta friulano. Dell’associazione fanno parte, fra gli altri, Eraldo Affinati e la scrittrice Susanna Tamaro.