10 febbraio, il giorno del ricordo (VIDEO)

di MARIELLA ZADRO-

VITERBO- Lo storico Primo Levi ci ricorda:” Non possiamo comprendere il presente e guardare al futuro se dimentichiamo il passato”. In particolare, per ricordare eventi storici, spesso non conosciuti o meglio ignorati.
Se ne è parlato, nel tardo pomeriggio di oggi, presso la sala Regia del Palazzo dei Priori, con il padre della legge che ha istituito la giornata in memoria delle vittime delle foibe e dell’esodo istriano-dalmata, il senatore Roberto Menia , Silvano Olmi, presidente nazionale del Comitato 10 Febbraio e Maurizio Federici, il presidente dell’Ass.ANSI Francesco Buoniconti ed il vice presidente Antonio Bianco.
La sindaca Chiara Frontini ha ringraziato il senatore per la sua presenza nella nostra città, facendosi portavoce di tutto il consiglio comunale, per la testimonianza che ha voluto condividere con i presenti: il prefetto Gennaro Capo, il questore Fausto Vinci, Luigi Falce, Maggiore della Guardia di Finanza, il Tenente Mattia Michelini e il Capitano dei Carabinieri Felice Bucalo.
Presenti tra il pubblico i consiglieri Antonella Sberna, Laura Allegrini, Umberto Di Fusco e Giancarlo Martinengo
“Il Giorno del Ricordo, quest’anno ricorrono i 20 anni dalla sua istituzione, ha ricordato il senato Menia, è una eredità ideale e valoriale da affidare agli studi in tutte le scuole e nella università. Oggi, la mia presenza tra voi, è per raccontare le testimonianze vive di una storia, ricostruita tra le persone che l’hanno vissuta e che deve entrare di diritto negli studi dei nostri ragazzi. Una storia importante di persone costrette a lasciare la propria casa e la propria terra, per una sola colpa: essere italiani”.
Una conferenza che ha posto molte domande, con la speranza di poter onorare in modo corretto e rispettabile, questa memoria storica cancellata.

Domenica 11 febbraio sarà organizzato un corteo che partirà da piazza Verdi alle ore 10:30  per arrivare a Piazza delle Foibe Istriane a Valle Faul, per ricordare i 15 viterbesi deceduti nelle Foibe.

 

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