di CHIARA TOSARONI-
VITERBO- Filiera solidale del cibo, se ne è parlato questo pomeriggio nella Sala Regia di Palazzo dei Priori, in occasione della 12ª Giornata Nazionale di Prevenzione dello Spreco Alimentare. Un momento di confronto per fare il punto su un progetto che, avviato nel 2024, sta dimostrando la sua efficacia nel recupero delle eccedenze alimentari prodotte sul territorio comunale e nella successiva redistribuzione gratuita alle associazioni e agli enti del terzo settore impegnati nell’assistenza alle famiglie in difficoltà.
L’iniziativa nasce dalla sinergia tra il Comune di Viterbo – assessorato alle Politiche Sociali e il Dipartimento DIBAF dell’Università degli Studi della Tuscia.
Ad un anno dalla sottoscrizione del protocollo d’intesa tra il Comune e le tre associazioni responsabili del recupero – Viterbo con Amore, Croce Rossa Italiana – comitato di Viterbo e CaritàCoop cooperativa sociale – è stato presentato un primo bilancio dell’attività svolta, insieme agli obiettivi per il futuro.
Dal maggio 2024 al 9 gennaio 2025, il sistema della Filiera Solidale del Cibo ha permesso di recuperare e redistribuire 1,64 tonnellate di cibo, tra cui pane, frutta e verdura. Un risultato importante, reso possibile anche grazie alla collaborazione di quattro aziende della grande distribuzione che hanno aderito al progetto: National Frutta M.O.F. (Acquarossa), Tigre (Vico Quinzano e Bagnaia) ed Eurospin (Santa Barbara).
Ad aprire i lavori è stata la sindaca di Viterbo, Chiara Frontini, che ha sottolineato l’importanza del progetto per il territorio, evidenziando il ruolo della comunità e delle istituzioni nella lotta allo spreco alimentare.
L’evento, moderato dalla giornalista Cristina Pallotta, ha visto gli interventi di diverse figure istituzionali e rappresentanti delle associazioni coinvolte.
Patrizia Notaristefano, assessora con delega all’Agricoltura e alla filiera agroalimentare del cibo, ha ripercorso i primi passi dell’iniziativa, con un focus sull’importanza di una pianificazione strutturata che ha consentito di creare una rete solida tra enti, associazioni e aziende donatrici, grazie anche alla stretta collaborazione con l’Università della Tuscia.
Clara Cicatiello, professoressa associata del Dipartimento DIBAF, ha illustrato le modalità operative, i benefici e i risultati del progetto, sottolineando il ruolo dell’Università nel trasferire al territorio il bagaglio di conoscenze maturato negli anni di ricerca sulla prevenzione dello spreco alimentare. Ha inoltre elogiato il contributo fondamentale delle associazioni Croce Rossa, Viterbo con Amore e CaritàCoop, che hanno strutturato un sistema di recupero delle eccedenze a beneficio della comunità.
Luca Zaccheddu, presidente di CaritàCoop, ha posto l’accento sul valore sociale del progetto, che non si limita al recupero delle eccedenze, ma si traduce in un concreto supporto alle persone in situazioni di difficoltà.
Sulla stessa linea, Cristina Bugiotti, presidente della Croce Rossa – comitato di Viterbo, si è concentrata sull’importanza di garantire dignità a chi si rivolge all’Associazione. Ha illustrato il contributo della Croce Rossa nel distribuire viveri grazie alla sua rete capillare sul territorio, rendendo il supporto più efficace e tempestivo.
Domenico Arruzzolo, presidente di Viterbo con Amore, ha offerto una panoramica dell’attività quotidiana dell’Associazione, che va dal recupero alla distribuzione del cibo alle famiglie in povertà. Ha evidenziato come il progetto abbia permesso di ampliare l’offerta, includendo prodotti freschi come frutta e prodotti da forno.
Paolo Rellini, rappresentante della piattaforma Regusto, ha spiegato il funzionamento del sistema di tracciamento delle eccedenze attraverso la piattaforma digitale, rimarcando l’importanza di una gestione strutturata per massimizzare l’impatto dell’iniziativa.
Durante l’incontro è stato presentato il logo identificativo della Filiera Solidale del Cibo, un simbolo che rappresenterà l’iniziativa e il suo valore sociale.
Intervenuti anche il titolare di Eurospin Viterbo – Santa Barbara e Andrea Spigoni, presidente della Cooperativa Sociale Alicenova, che hanno ribadito il loro impegno nel sostenere il progetto.
A concludere i lavori è stata Rosanna Giliberto, assessora alle Politiche Sociali del Comune di Viterbo, che ha sottolineato come il progetto vada oltre la semplice redistribuzione di alimenti, diventando un modello di integrazione tra politiche sociali, tutela ambientale ed economia locale.
Tutte le informazioni relative al progetto e alle modalità di adesione sono disponibili sulla pagina istituzionale del Comune di Viterbo.