15 anni fa moriva Papa Giovanni Paolo II

di REDAZIONE –

VITERBO – Sono passati 15 anni dalla morte di Giovanni Paolo II. Era il 2 aprile 2005.  Nel suo ultimo libro “Memoria e identità” così scriveva poco prima di morire: “Colui che può porre un definitivo limite al male è Dio stesso”. San Paolo II  era afflitto dal morbo di Parkinson, ma nonostante ciò non aveva perso la gioia di vivere e di tornare giovane con tutta la partecipazione che ci metteva per le Giornate mondiali della gioventù, da lui stesso inventate.

Il periodo di Pontificato di  Wojtyla ha visto il  crollo del Muro di Berlino, il 9 novembre 1989,  l’avvento del terrorismo fondamentalista di matrice islamica con l’attentato alle Torri Gemelle, l’11 settembre 2001. Ma si ricordano anche i 104 viaggi internazionali e le 146 visite in Italia del Pontefice. Di Giovanni Paolo II tornano alla mente le immagini dei primi tempi, quando giovane e sportivo, andava a sciare sull’Adamello, in compagnia del presidente della Repubblica italiana di allora,  Sandro Pertini. Per arrivare a quelle del Pontefice, ormai anziano e sofferente, con la malattia che negli ultimi anni lo aveva reso sempre più debole.

Per la città dei Papi si ricorda la data del 27 maggio 1984, quando Giovanni Paolo II venne a Viterbo e per lui fu trasportata eccezionalmente la Macchina di S. Rosa, “Spirale di Fede”.  Pioveva e nonostante il maltempo, la Macchina fu trasportata ugualmente dai facchini. Poi, giunti, in piazza del Comune, quasi per miracolo, di colpo la pioggia cessò. Papa Giovanni Paolo II si affacciò dalla  finestra della Sala delle Bandiere ed alla vista della Macchina, esclamò: ” Evviva Santa Rita!”anziché Santa Rosa. E disse anche un’altra frase importante: “Valeva la pena di venire a Viterbo!”. Giovanni Paolo II è stato il 4° Papa a venire a Viterbo per ammirare la Macchina di Santa Rosa. Prima di Lui, ci furono Pio VII, Gregorio XVI, Pio IX.

 

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