210 anni dalla nomina di Luciano Bonaparte a Principe di Canino, il 25 maggio una visita guidata

CANINO ( Viterbo) – Tra le pittoresche colline della Tuscia viterbese, il borgo di Canino si appresta a celebrare un anniversario importante: i 210 anni dalla nomina di Luciano Bonaparte a Principe di Canino. Per l’occasione, sabato 25 Maggio alle ore 17.00 si terrà una visita guidata gratuita che porterà i partecipanti a ripercorrere le vicende della celebre famiglia attraverso i vicoli del paese. Un’esperienza unica per appassionati di storia, cultura e per tutti coloro che desiderano scoprire un angolo suggestivo d’Italia.

Un viaggio affascinante tra storia e leggenda, tra aneddoti e testimonianze che rievocheranno i contrasti tra Luciano e il fratello Napoleone, l’amore per Canino espresso nelle lettere dei Bonaparte, le vicende di Carlotta, figlia di Luciano, che si ritrasse in abiti da contadina locale, e di Maria, che fuggì di casa per amore. Si racconteranno inoltre gli scontri con i briganti della Maremma sostenuti dai figli di Luciano e si ammireranno i monumenti che ancora oggi raccontano di quel affascinante periodo storico.

Luciano Bonaparte, fratello di Napoleone, ricevette il titolo di Principe di Canino e Musignano nel 1804. Insieme alla moglie Alexandrine de Bleschamp , si stabilì nel borgo, dove visse per oltre vent’anni. Durante il suo principato, Luciano si dedicò a numerose attività: promosse l’agricoltura e l’artigianato locale, fondò una scuola e un teatro, e si impegnò nella bonifica del territorio. La sua figura è ancora oggi legata a Canino, dove è ricordato come un Principe illuminato e benefico.

Carlotta Bonaparte, primogenita di Luciano, trascorse gran parte della sua infanzia e giovinezza a Canino, sua terra tanto amata che preferì lasciare Parigi per tornare al paese maremmano. La sua bellezza e il suo spirito indipendente la resero una figura molto amata dagli abitanti del borgo. Si fece addirittura ritrarre con abiti da contadinella per sottolineare il suo affetto per la propria terra.

Infine, Maria Bonaparte anima ribelle ed inqueta che , pur con i famigliari contrari, fuggi dal Castello di Musignano per potersi sposare con un Nobile dell’epoca in gran segreto.

Ristoranti e bar hanno attivato delle convenzioni per ospitare, finita la visita, i partecipanti con piatti e prodotti tipici locali.

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