25 Aprile: Confael, Lo spirito unitario che ha contraddistinto la Resistenza è fondamentale per superare le divisioni

ROMA- “L’Italia repubblicana dal 1945 in poi non è ancora riuscita a chiudere la pagina della Liberazione”. Lo afferma Domenico Marrella, segretario generale della Confael – Confederazione Autonoma Europea dei Lavoratori – in occasione delle celebrazioni per il 25 aprile.

“Le attività partigiane furono svolte e gestite da aderenti a tante idee politiche: liberali, comunisti, socialisti, cattolici-democristiani, azionisti, repubblicani – sottolinea ancora Marrella. – Ma quando si trattò di mettere in pratica gli atti conclusivi dell’azione partigiana, di fatto questa fu gestita da esponenti comunisti, e l’esito di tutta l’azione venne intestato solamente a questi ultimi. Questa operazione ha fatto sì che nel tempo le celebrazioni della Liberazione fossero identificate come esclusività della sinistra”.

“Quando celebriamo la Resistenza – prosegue il segretario generale della Confael, – dobbiamo per prima cosa ricordare lo spirito unitario che caratterizzò quel periodo: è ancora fondamentale per superare divisioni e strumentalizzazioni. E non dobbiamo dimenticare, anzi dobbiamo sempre essere grati agli Alleati e ai tanti giovani arrivati dall’altra parte del mondo, come molti soldati americani, che per la liberazione del nostro Paese dal 1943 al 1945 hanno lasciato sul campo 100mila morti” conclude Marrella.