25 marzo, il “Dantedì” di Bagnoregio in diretta social

BAGNOREGIO ( Viterbo) – Luci sulla Porta Albana di Bagnoregio e sull’auditorium Taborra. Il 24 marzo, alle 19, in diretta Facebook, la città si accede per Dante Alighieri. È così che Bagnoregio dà il via a “Dantedì”, la giornata dedicata al Sommo poeta che quest’anno acquista ancora più prestigio, visto che ne ricorrono i settecento anni dalla morte. Settecento anni e non sentirli, con l’uscita dall’Inferno “a riveder le stelle” eretta a metafora di un mondo che spera nella fine della pandemia.

Il Comune di Bagnoregio insieme a Juppiter, Gli Aquiloni e al Centro culturale Bonaventura Tecchi, lancerà una serie di contenuti su Facebook, per celebrare l’autore della Divina Commedia degnamente e in sicurezza.

Si parte mercoledì 24, con l’anteprima “Aspettando il Dantedì”: sulle pagine Facebook del Comune, di Civita di Bagnoregio, del sindaco Luca Profili, dell’associazione Juppiter, della Casa del vento di Bagnoregio e dell’azienda agricola Carbonara si potrà assistere in diretta all’accensione delle luci che illumineranno Porta Albana e l’auditorium Taborra.

Giovedì 25 marzo sarà “Dantedì”, in linea con la giornata nazionale dedicata all’autore. La maratona social – che andrà in onda sulle pagine Facebbok appena elencate – inizierà alle 10 e andrà avanti fino alle 18. Dalla Casa del vento, sede Juppiter a Bagnoregio, l’associazione sfiderà gli studenti in una challenge su Dante. Una gara a chi ne sa di più tra diversi Istituti: Omnicomprensivo di Orte, Ernesto Monaci di Soriano nel Cimino, Luigi Fantappié di Viterbo, Galileo Nicolini di Capranica e Vejano, Leonardo da Vinci di Acquapendente e Fratelli Agosti di Bagnoregio.

Alle 11, l’immersione in alcune tra le più celebri voci che, negli anni, si sono cimentate nella lettura della Commedia: Vittorio Gassman, Roberto Benigni, Vittorio Sermonti, Carmelo Bene. Si torna in diretta alle 12 dalla Casa del vento, per lanciare contenuti su Dante raccolti da Juppiter, tra cui gli interventi di Aldo Cazzullo, Giulio Ferroni, Alessandro Masi, Pif, Eraldo Affinati; alcuni di loro, autori che hanno dedicato i loro ultimi libri al poeta, hanno promesso di venire a presentare i loro lavori nella Tuscia, non appena sarà possibile spostarsi.

Alle 13, il momento “curiosità”: una finestra di aneddoti aperta dalla Società Dante Alighieri, costantemente impegnata a tenere viva la memoria del poeta. E si arriva, quindi, nel primo pomeriggio, al mezzo del cammin del “Dantedì”, con letture agli studenti dell’Itas Agosti dalle 14.

Seguiranno poi la lectio magistralis di Massimo Cacciari (ore 15) e Dante letto da bagnoresi e civitonici (ore 16), che declameranno in diretta Facebook il canto più caro alla città: il dodicesimo del Paradiso, in cui spicca il patrono San Bonaventura da Bagnoregio. Per l’occasione, prima del gran finale sempre via Facebook (ore 18), la Bibbia di San Bonaventura, conservata a Viterbo, tornerà a Bagnoregio e sarà benedetta dal vescovo Lino Fumagalli (ore 17) in diretta dalla cattedrale, dove, dopo la zona rossa, resterà esposta fino a settembre.

“Bagnoregio è città dantesca per il legame con il nostro patrono – dice il sindaco Luca Profili -. Siamo felici di essere riusciti a organizzare con Juppiter, la Diocesi di Viterbo, il centro culturale Bonaventura Tecchi e altre realtà associative una lunga maratona di eventi, in un periodo così difficile. Per noi è un’iniziativa importante, anche in virtù della candidatura Unesco di Civita: cercheremo di omaggiare al meglio il poeta”.

“Abbiamo cercato di coinvolgere abitanti, enti, associazioni locali in modo che questa iniziativa diventasse il più possibile corale – dichiara Luciana Vergaro, presidente del Centro culturale Bonaventura Tecchi -. Organizzare il Dantedì è stata, tra l’altro, la gratificante occasione di avviare un dialogo con studiosi e saggisti, con i quali programmare anche iniziative future. Juppiter ha reso possibile mettere in piedi un ricco calendario di eventi, malgrado le tante difficoltà nel doversi misurare con la pandemia”.

 

Il presidente di Juppiter, Salvatore Regoli, sottolinea l’importanza di Dante per i ragazzi. “Settecento anni dopo, viene studiato ancora perché Dante è senza tempo – afferma Regoli -.

I giovani si affacciano alla vita e il padre della lingua italiana è capace di mostrare loro, nella sua interezza, il mestiere di vivere: sporcarsi le mani per ciò in cui si crede, gioire, soffrire, conoscere, sbagliare. L’avventura della Divina Commedia non è nient’altro che l’avventura della vita: difficile e bellissima”.

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