Riceviamo e pubblichiamo: “Il primo sì della Camera dei deputati al disegno di legge d’iniziativa governativa in materia di sicurezza è di allarmante gravità. Rappresenta una pesante svolta autoritaria – oltre che per impedire l’esercizio di alcuni diritti sociali fondamentali, come il diritto all’abitare – per la volontà di criminalizzare e reprimere i conflitti sociali e soffocare la partecipazione democratica di cittadini e cittadine.
Il ddl 1660 approvato dalla Camera è uno strumento di disciplinamento e di oppressione per soffocare le domande sociali: sui luoghi di lavoro e nelle piazze non si deve più manifestare per rivendicare diritti e far sentire la voce della protesta popolare. Oltre alle misure repressive e punitive che comportano l’introduzione di oltre nuovi 20 reati o aggravanti, il dispositivo è un ulteriore tassello della strategia di sorvegliare e punire, una visione antidemocratica e oscurantista dei rapporti sociali che il Governo vuole imporre al Paese.
Le nuove misure repressive coronano la costruzione di un regime autoritario che nasce attraverso la distruzione delle basi della Repubblica con la legge Calderoli sull’autonomia differenziata, accompagnata dai disegni del premierato assoluto e di assoggettamento della magistratura: cittadini e cittadine diverranno sudditi nei confronti dell’uomo/donna/governo soli al comando – “governatore”, premier o Esecutivo che sia.
Per questo i Comitati Per il Ritiro di ogni Autonomia differenziata, l’unità della Repubblica, l’uguaglianza dei diritti saranno davanti al Senato, mercoledì 25 settembre alle 16:30 in Piazza Vidoni, per partecipare alla prima delle manifestazioni di dissenso, che speriamo essere tante e molteplici nei confronti di questo provvedimento”.
Comitati per il ritiro di qualunque Autonomia differenziata, l’uguaglianza dei diritti e l’unità della Repubblica