3 marzo World Wildlife Day 2022

ROMA- Il 20 dicembre 2013, l’Assemblea generale delle Nazioni Unite decise di proclamare il 3 marzo Giornata Mondiale della fauna selvatica nel giorno della firma della Convenzione sul commercio internazionale delle specie di flora e di fauna selvatiche minacciate di estinzione nel 1973, Questa decisione fu presa per sensibilizzare e celebrare gli animali e le piante selvatiche del mondo., come occasione di riflessione sulla fragilità della natura selvatica, su tutte quelle specie, animali e vegetali, che troppo spesso si ritrovano minacciate dall’intervento dell’uomo.

Il tema del World Wildlife Day di questo 2022 è “Recovering key species for ecosystem restoration” (Recupero di specie chiave per il ripristino dell’ecosistema): l’obiettivo è quello di sensibilizzare l’opinione pubblica sullo stato di conservazione di alcune delle specie più criticamente minacciate di fauna e flora selvatiche, e di guidare le discussioni verso l’immaginazione e l’implementazione di soluzioni per conservarle e proteggerle.

Nella decade promossa dall’ONU alla restoration dei sistemi naturali, il WWF con la campagna ReNature Italy ha lanciato la sfida di un grande progetto di rigenerazione della natura del nostro Paese ed è stato l’orso bruno marsicano (Ursus arctos marsicanus) la specie scelta per tenere a battesimo l’edizione 2022 della campagna.

È l’orso più raro d’Europa ed abbiamo meno di 30 anni per creare le condizioni affinché il plantigrado possa espandersi in maniera naturale nel territorio. Tra le diverse misure necessarie, serve certamente ripristinare decine di sottopassi stradali abbandonati e impraticabili per gli animali ed installare dissuasori acustici e ottici che scoraggino gli orsi ad attraversare le strade più pericolose.

“È incredibile – dichiara Raniero Maggini Presidente del WWF Roma e Area Metropolitana – che tra le minacce che potrebbero portare all’estinzione l’orso bruno marsicano ci sia l’impatto con gli automezzi, un fenomeno sconcertante che ci ricorda il pericolo che genera per la biodiversità come per la vita umana. Un fenomeno diffuso ovunque e che certo non fa sconti nella Capitale”.

Anche un altro straordinario ambasciatore della biodiversità, il lupo, simbolo della Città Eterna e tornato solo di recente nel territorio della Capitale, è ripetutamente vittima degli automezzi e della velocità alla quale vengono condotti: a Roma 4 individui solo negli ultimi mesi.

“Roma è ricca di biodiversità – aggiunge Maggini – un patrimonio unico che merita cura e attenzione con grande senso di responsabilità. Una città che deve guardare al futuro e che – come più volte abbiamo affermato – può ambire ad essere ‘Capitale europea della Biodiversità’. È urgente pertanto adottare quelle misure, come nel Continente altri paesi hanno già fatto, per preservare la fauna selvatica dal triste fenomeno della road mortality.

Nei punti più critici per l’attraversamento degli animali, siti spesso noti perché segnalati dai cittadini, occorre realizzare sottopassi per facilitare la fauna selvatica ed introdurre barriere fisse o mobili per impedire l’accesso sulla carreggiata, salvando così, lupi, tassi, istrici, volpi, ricci e tanti altri meravigliosi nostri concittadini. Misure che aumenterebbero inoltre la sicurezza anche per “centauri” e automobilisti.”

 

 

 

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