Presentati i lavori di restauro della Cappella Mazzatosta nella chiesa di Santa Maria della Verità

di FEDERICO USAI –

VITERBO – Presentato oggi, nel corso di una conferenza stampa, l’intervento di restauro del pavimento e degli stucchi di uno dei capolavori che valorizzano la città di Viterbo, la Cappella Mezzatosta, nella chiesa di Santa Maria della Verità. Erano presenti il vescovo di Viterbo, Mons. Lino Fumagalli, il sindaco Giovanni Arena, il Vice Prefetto Fabio Malerba, il Presidente della Fondazione Carivit, Marco Lazzari, l’Arch. Margherita Eichberg, Sopraintendente Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per l’Area Metropolitana di Roma e della Provincia di Viterbo e Etruria Meridionale e Roberto Della Porta, restauratore della Cappella Mazzatosta.

Roberto Della Porta
Restauratore

L’iniziativa presentata sarà finanziata dalla Fondazione Carivit , d’intesa con il F.E.C. (Fondo Edifici di Culto) e la Diocesi di Viterbo. Il restauro verrà eseguito da Roberto Della Porta, esperto nel restauro di Opere d’Arte e legato alla città di Viterbo essendo il figlio del compianto Sen. Onio Della Porta, ricordato soprattutto per esser riuscito a portare l’università nella città dei Papi.

Il restauro, ha voluto evidenziare il Presidente della Fondazione Carivi, è nato da quando nel 2019 ci fu un’iniziativa dedicata a Lorenzo da Viterbo. Il vescovo Fumagalli invece ha sottolineato come grazie alla Fondazione Carivit si possa continuare a prendersi cura di quello che è stato lasciato dal passato con le sue bellezze e le sue opere d’arte.
Nel corso della conferenza con gli interventi dell’’Arch. Margherita Eichberg e del restauratore Roberto Della Porta è emerso che la cappella voluta da Nando Mazzatosta nel 1446, accoglie i pregevoli affreschi dipinti da Lorenzo da Viterbo. Il restauro si articolerà nella rimozione degli strati di sudicio, di materiali sovrammessi nel corso del tempo, per recuperare i colori e lo splendore originale.

Poi, si procederà alla reintegrazione e alla ricostruzione delle parti mancanti, nel rispetto dell’istanza storica e dei principi e delle tecniche fondanti del restauro. Inoltre sarà restaurato il quattrocentesco pavimento di maiolica invetriata, ricco di simboli,numeri e volti, il cui significato ad oggi non è stato ancora decifrato. Il restauro si articolerà per gradi, partendo dalla pulizia del pavimento, per poi passare all’eliminazione dei materiali aggiunti e alla sua reintegrazione e ricostruzione nelle parti mancanti.

Il restauro, che dovrebbe essere completato entro l’otto dicembre, festa dell’Immacolata, avrà interventi sugli elementi di altissimo valore storico e artistico che compongono l’altare della Cappella Mazzatosta e in modo specifico il grande bassorilievo di Isaia da Pisa del XV secolo, la trabeazione ( la base del timpano) e i quattro grandi capitelli che sormontano le quattro colonne. Da indagini sullo stato di conservazione e i saggi di pulitura sui suddetti elementi è emerso che la monumentale opera del bassorilievo non è in pietra ma di un marmo statutario bianco mentre la cornice della trabeazione e i capitelli, attualmente ricoperti di tinta gialla, sono in realtà di oro zecchino, mentre la superficie della trabeazione stessa in finto peperino, dove è dipinta l’iscrizione in nero “ MARIA MATER GRATIE”, in realtà è proprio in peperino.

Anche la scritta sembrerebbe esser stata eseguita in origine in oro. Questo intervento, grazie alla Fondazione Carivit , d’intesa con il F.E.C. (Fondo Edifici di Culto) e la Diocesi di Viterbo, permetterà di restituire alla Chiesa di Santa Maria della Verità e alla città di Viterbo la Cappella nella sua bellezza di un tempo.

Consigliamo ai nostri lettori che amano la documentazione di leggere l’articolo pubblicato su https://www.sostaeripresa.it – “ Il restauro di un capolavoro che arricchisce Viterbo “

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