di ANNA MARIA STEFANINI-
Avvocatessa, giocatrice, allenatrice, telecronista e star televisiva; sono poche le pietanze che Carolina Morace si è fatta mancare dal menù della vita.
La sua frequentazione con la notorietà inizia presto: nel 1978, all’età di 14 anni, debutta nella nazionale femminile di calcio contro la Jugoslavia. Da quel giorno indosserà la maglia azzurra 153 volte mettendo nel sacco 105 palloni; per fare un paragone, il miglior capocannoniere azzurro maschile di tutti i tempi è il mitologico Gigi Riva, con 35 centri; al confronto un modesto pivello.
Al termine della carriera Carolina avrà collezionato 12 scudetti, due “Coppe Italia”, una Supercoppa e 12 titoli di capocannoniera di cui 11 consecutivi. Una macchina da goal ma anche una grande comunicatrice e questo le permetterà di diventare una presenza abituale in TV.
Nel 1998, a 34 anni, lascia il calcio agonistico per intraprendere la carriera di allenatrice; la sua prima panchina è il settore femminile della Lazio.
L’anno successivo, nel 1999, diviene allenatrice della Viterbese, allora “Unione Sportiva Viterbese”, presieduta dal diversamente amabile Luciano Gaucci; è questa la prima volta di una donna su una panchina di calcio professionista maschile. Un evento che darà grande visibilità mediatica a Carolina, ai giallo-blu e allo stesso Gaucci; ma il rapporto dura poco a causa di divergenze con il presidente che si rifiuta di ingaggiare anche gli storici collaboratori della Morace: il preparatore atletico Luigi Perrone e la sua vice Elisabetta Bavagnoli.
Un’impuntatura e un comportamento normali per Gaucci che in quella stessa stagione, dopo Carolina, cambierà ben tre allenatori.
Ma una con un curriculum come quello di Carolina Morace non si ferma certo al no della Viterbese e non rimane senza proposte e ingaggi: dal 2000 a 2005 allena la nazionale femminile italiana e persino la rappresentativa parlamentare; nel 2009 è sulla panchina della nazionale femminile canadese con la quale vince il titolo continentale americano. Come tutti i colleghi allenatori cambierà tante panchine transitando da vittorie esaltanti a esoneri mortificanti ma non mancherà di regalarsi un altro scudetto con la squadra femminile della Lazio, che dalla B porterà in serie A.
Parallelamente al ruolo di star dei campi di gioco Carolina coltiva anche una fitta frequentazione televisiva comparendo come commentatrice in numerose importanti trasmissioni sportive di diverse emittenti.
Nel 2020 fa il suo “coming out” dichiarando pubblicamente la propria omosessualità, sancita anche in uno stabile matrimonio con l’ex calciatrice australiana Nicola Jane Williams.