di SIMONE CHIANI-
VITERBO – Si è concluso con l’evento finale di oggi pomeriggio l’imponente progetto che ha visto coinvolto il Parco Terme e Natura “Il Bagnaccio“, chiuso da diverso tempo, e molti altri attori rilevanti a livello provinciale. Attraverso GREEN EMOTION, infatti, è stato possibile creare, tra le altre cose, un percorso etnobotanico che è destinato a valorizzare ulteriormente la già ricchissima zona naturalistica del Parco. Si è inoltre ristrutturata tutta la sentieristica, la cartellonistica, la zona rocciosa e la zona di vasche e laghetti.
All’evento hanno partecipato un gran numero di persone, tra cui gli studenti protagonisti del progetto, gli esperti Filippelli e Femia, i DS di S. Rosa e Buratti, i docenti delle due scuole, i componenti dell’Associazione Genitorinform@, rappresentanti di L’Universale2000, ma soprattutto l’Orto Botanico (Università della Tuscia) e i soci proprietari dell’area interessata.
Proprio questi ultimi, al centro dell’attenzione mediatica a causa delle vicissitudini che hanno interessato l’area negli ultimi anni, hanno sfruttato l’occasione per esprimersi sull’attuale situazione: “Siamo soddisfatti che nonostante tutto ci sia sempre questa risposta quando si parla di Bagnaccio – sarebbe stato bello che anche oggi fosse stato aperto. Ma tutti sappiamo che non è così”. E poi il riferimento all’importanza dell’acqua termale per le specie vegetali e animali che proprio in GREEN EMOTION si è ribadito: “La mancanza di acqua è anche un danno ambientale per questo territorio”.
Almeno 70 persone hanno preso parte all’evento, utile oltretutto per scoprire le lavorazioni effettuate durante l’intervento oggetto dell’incontro. Si è parlato della realizzazione del percorso etnobotanico che d’ora in avanti adornerà la splendida zona naturalistica del Bagnaccio, degli erbari didattici realizzati in collaborazione con i liceali, dell’importanza di questa tipologia di progettazioni per la salvaguardia di specie rare e protette, per l’attenzione sul discorso ambientale in generale.
Durante GREEN EMOTION, finanziato da un fondo del Ministero della Famiglia, i ragazzi sono stati infatti a contatto, in un ambiente educativo non-formale, con la natura stessa, apprendendo nozioni e competenze sulla biodiversità della nostra zona, e imparando le basi fondamentali del lavoro botanico. Per molti questa esperienza ha avuto validità a livello di PCTO, per tanto è stata una vera alternanza scuola-lavoro che darà sicuramente delle basi notevoli alla professionalità di questi partecipanti.
Si è trattato di un progetto, in conclusione, che oltre a formare circa 120 giovani, ha rivoluzionato una zona meritevole di essere salvaguardata, ripristinata a pieno e vissuta da tutti gli amanti della natura e delle terme in genere.
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