A 430 anni dall’Annus Mirabilis di Caravaggio Roma celebra il gigante dell’arte con un evento ideato e curato da Anna Maria Stefanini

di ANNA MARIA STEFANINI –

ROMA – “Bacchino malato”, “Fanciullo con canestro di frutta”, “Buona Ventura”, “I bari”, “Maddalena penitente”, “S. Francesco d’Assisi in estasi”; tutte opere realizzate a Roma nel 1594 da Michelangelo Merisi detto Caravaggio.


Il 1594 è anche l’anno in cui la presenza del pittore nella Città Eterna, concluso il periodo milanese, è effettivamente documentata da fonti storiografiche.

La giornalista e manager culturale Anna Maria Brazzò ha riallacciato il filo della memoria mediante un’operazione di ingegneria scenica costruita intorno allo spettatore, andata in scena la serata di giovedì 26 gennaio. Sito-laboratorio dell’evento Palazzo Ferrajoli, l’interfaccia architettonica di Palazzo Chigi.
L’evento è stato in realtà una joint venture fra Anna Maria Brazzò e l’imprenditrice siciliana Antonella Amico, titolare dell’azienda LaborAnto di Erice, specializzata nella produzione di borse e stole con tessuti pregiati in Sicilia.
Il filo conduttore è stato dipanato dalla giornalista viterbese Anna Maria Stefanini che ha amministrato la linea del tempo mantenendo gli accordi dell’intera partitura scenica.

Anna Maria Stefanini

Il nucleo dell’evento è coinciso con l’esperienza immersiva dei “Tableau Vivant” messi in scena dalla compagnia “Ludovica Rambelli Teatro”; in sostanza una simbiosi tra teatro, musica e pittura in cui gli attori prestano volti e corpi alla rappresentazione, realizzata con perizia filologica, delle opere di Michelangelo Merisi.

Il pomeriggio romano ha visto anche la partecipazione, in qualità di ospiti d’onore, di Mons. Jean-Marie Gervais, Prefetto Coadiutore del Capitolo della Basilica Papale di San Pietro in Vaticano, Commendatore dell’Ordine del Santo Sepolcro di Gerusalemme, storico e latinista nonché presidente e animatore dell’associazione “Tota Pulchra” che promuove le arti quali alta espressione della tensione umana verso il divino e di Monsignor José Manuel Del Rio Carrasco, sottosegretario della Pontificia Commissione per i Beni culturali della Santa Sede.

La parte critica e stilistica è stata affidata all’artista, critico e docente Massimiliano Ferragina.
Molto apprezzato dal pubblico anche l’intermezzo gastronomico preparato dallo chef Enrico Maggi, docente e titolare dell’omonima caffetteria.
Eleganza e bellezza nella sfilata di borse e stole di LaborAnto che hanno incantato il folto pubblico presente.
Le meravigliose voci di Ana Lushi, Marcella Foranna e Ombretta Santoro hanno coronato di note ed emozioni gli storici saloni del palazzo, in un evento culturale e artistico unico e indimenticabile.

La fotografia è stata magistralmente curata anche dal giornalista viterbese Giancarlo De Zanet.

Print Friendly, PDF & Email
Condividi con:
LEGGI TUTTE LE NOTIZIE