A Bevagna con Maria Giuseppina Muzzarelli per le vie della seta

Un lunghissimo filo di seta collega idealmente, sin dal XI secolo, il Sud con il Centro e il Nord Italia, l’Est con l’Ovest, Bisanzio con Palermo e Catanzaro, Lucca con Genova e Venezia e poi con Bologna, Firenze, Milano. L’itinerario lungo le vie italiane della seta non può che partire dal Meridione dove la seta arrivò da Bisanzio, a sua volta giuntavi dalla Cina. Dobbiamo ai Bizantini l’avvio della coltivazione del gelso e l’allevamento del baco in Calabria, attorno all’anno mille, e agli Arabi la tessitura serica in Sicilia, attestata nel XII secolo.

L’arte della seta approdò poco dopo a Lucca, attraverso famiglie ebree emigrate dal sud, dove nel tempo conversero abili filatori e tessitori di diversa fede e provenienza e da cui altrettanti ne partirono, ingaggiati da altre città attratte dalla produzione di un bene tanto prezioso quanto ben remunerato. Broccati, velluti, veli ornarono corti e residenze d’Europa, facendo della produzione serica italiana un’eccellenza.

MARIA GIUSEPPINA MUZZARELLI
insegna Storia medievale, Storia delle città e Storia e patrimonio culturale della moda all’Università di Bologna. Con il Mulino ha pubblicato Guardaroba medievale. Vesti e società dal XIII al XVI secolo (2008), Il denaro e la salvezza (2001), Pescatori di uomini (2005), Un’italiana alla corte di Francia. Christine de Pizan, intellettuale e donna (2017), Breve storia della moda in Italia (2014), A capo coperto. Storie di donne e di veli (2018), Le regole del lusso. Apparenza e vita quotidiana dal Medioevo all’età moderna (2020). Vive a Bologna.

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