di ANNA MARIA STEFANINI-
CAPODIMONTE (Viterbo) – Molti sono i borghi della Tuscia in cui si fanno festeggiamenti in onore di Sant’Antonio Abate, che ricorre il 17 gennaio. Fra questi, Capodimonte, ha onorato ieri, domenica 21 gennaio, il Santo protettore degli animali e San Sebastiano patrono, con grandi festeggiamenti, cominciati fin dalle ore 9.
Del resto, gli abitanti del borgo quasi fiabesco, che sorge su un piccolo promontorio scosceso nel cuore della Tuscia – affacciato direttamente sul Lago di Bolsena, meta turistica apprezzata da tutti per i suoi vicoli, il suo fascino, la sua storia, l’architettura, le sfumature che regala al tramonto grazie alle luci accese che si rispecchiano nelle acque, le leggende, la tranquillità – amano molto questa ricorrenza, che è anche un’occasione di ritrovo e socializzazione.
E ieri Capodimonte, come un presepe, con le isole Bisentina e Martana a fare da cornice, ha vissuto una giornata intensa, gioiosa e profondamente legata alle tradizioni locali e alla cultura cristiana.
Uno splendido sole e l’aria fresca di tramontana hanno scandito i momenti cruciali della festa.
La parrocchia di Santa Maria Assunta in Cielo, in collaborazione con i Cavalieri di Capodimonte, ha organizzato i festeggiamenti. Alle ore 9:00, c’è stato il raduno, nel Largo del Porto.
Alle ore 10:15 i fedeli sono partiti verso la chiesa parrocchiale dove, alle ore 10:30, è stata celebrata la Santa Messa. Completamente piena la Chiesa. A seguire, la processione e la solenne benedizione degli animali. Il pranzo è stato un momento di gioia e condivisione, con bontà e cibi tradizionali, anche cotti alla brace. I divertenti giochi popolari hanno concluso la meravigliosa giornata che i capodimontani hanno atteso e preparato con cura, nello spirito della fede, della tradizione e della festa.
