A Civita un centro di ricerca di respiro internazionale sulle scienze della terra

CIVITA DI BAGNOREGIO (Viterbo) – Un gruppo di studiosi di primo livello al lavoro per fare di Civita un centro di studi nelle scienze della terra di respiro internazionale.

Civita di Bagnoregio come punto di riferimento e polo di attrazione per tutti gli studiosi delle scienze della terra. Questo è la nuova visione del Comune di Bagnoregio che,con l’ausilio di un Comitato Scientifico di primo livello, ha in mente non solo di realizzare un sistema di monitoraggio innovativo per la tutela del borgo ma anche di rendere l’eccezionalità geologica del borgo sospeso sulla Valle dei Calanchi un luogo di studio sul campo per i tecnici del settore e gli appassionati del genere.

Giovedì pomeriggio la prima riunione di quello che va sotto il nome di Comitato Scientifico per la Conservazione e Promozione del Paesaggio Culturale di Civita di Bagnoregio. A presiederlo un professionista di fama internazionale e storico amico del territorio come il professore Claudio Margottini.

“Un passo importante, direi storico – il saluto del sindaco di Bagnoregio Luca Profili per dare il benvenuto a tutti i partecipanti -. I migliori esperti e studiosi delle scienze della terra italiani si mettono a disposizione del nostro borgo, grazie di cuore a tutti.

Grazie al professore Claudio Margottini, amico di Civita ed esperto mondiale in questo campo. Abbiamo individuato lui come coordinatore di questo team. L’obiettivo è quello di dare una visione organica alla fragilità del nostro borgo, individuare le criticità, programmare interventi con cognizione, prevenire e non sempre curare, dare un futuro a Civita. Poi c’è una sfida nella sfida: trasformare Civita in un luogo cardine per lo studio delle scienze della terra”.

Entusiasta anche l’amministratore unico di Casa Civita Francesco Bigiotti, intervenuto insieme al sindaco Profili alla prima del Comitato: “Il vostro lavoro prezioso anche all’interno del percorso di candidatura Unesco che come Casa Civita stiamo portando avanti, al fianco del Ministero della Cultura e di Regione Lazio. La tutela del borgo e la sua conservazione sono punti centrali del piano di gestione del sito che abbiamo candidato a Patrimonio dell’Umanità. Grazie al professore Margottini e a tutti i professionisti che sono al nostro fianco nell’interesse del territorio”.

“Il Comitato – spiega Margottini – nasce essenzialmente con una doppia funzione. In primis vuole offrire, e già lo sta facendo da mesi, supporto al percorso di candidatura Unesco. Quindi intende lavorare alla costituzione di un centro di ricerca in scienze della terra proprio a Civita. Un centro che sappia promuovere studi e ricerche, nell’area del Bagnorese, coinvolgendo università nazionali e internazionali. Per la promozione di congressi, conferenze e workshop di carattere nazionale e internazionale. Funzionale a incentivare studi e ricerche nei settori della mitigazione del dissesto idrogeologico con tecniche a basso impatto ambientale e favorire tecniche innovative di indagine quali gli studi satellitari.

Collegato al discorso di tutela del sito, fondamentale per Unesco, c’è quindi il lavoro di sviluppo e installazione di un sistema di monitoraggio dei fenomeni franosi che interessano Civita. Quindi il provvedere allo studio e interpretazione dei dati di monitoraggio per il controllo dell’evoluzione del territorio”.

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