A Ferento in scena il “Piacere” di D’Annunzio con Debora Caprioglio

di WANDA CHERUBINI-

FERENTO (Viterbo)-  Nel tardo pomeriggio di oggi, il teatro di Ferento ha accolto un gradito ritorno : quello di Debora Caprioglio, che ha interpretato con Fausto Costantini, anche regista e Tonino Tosto “Il piacere” dall’omonimo romanzo del 1889 di Gabriele D’Annunzio, in cui sono raccontate le vicende di Andrea Spinelli, discendente da nobile famiglia, esteta raffinato e colto, tutto proteso a fare la propria vita come si fa un’opera d’arte. Un allestimento asciutto e funzionale alla recitazione degli interpreti, due grandi lenzuoli bianchi, sedie damascate, rotoli di lana, hanno fatto da sfondo ai tormenti della protagonista, Elena Muti, una giovane contessa rimasta vedova che intraprende ben presto una focosa relazione con Andrea Sperelli, un ricco e aristocratico cultore dell’arte, incline ai piaceri della vita quotidiana. Sul palco di Ferento gli attori hanno proposto una interpretazione ridotta del romanzo di D’Annunzio, incentrando l’attenzione sui tomenti interiori di Elena, ben interpretata dalla Caprioglio, che ha espresso sulla scena l’eterno travaglio che contrappone la ricerca del piacere a quella del sentimento. “Tu non mi ami come mi amo io” è la frase conclusiva che Elena dice al suo amante Andrea, ormai sposato, per affrancarsi da lui definitivamente  ed affermare l’indipendenza della donna, non più schiava dei piacere della carne, ma in grado di riscattarsi, di darsi quell’amore che Andrea non è in grado di offrirle, dividendosi tra lei e sua moglie. Una Caprioglio che ha saputo ben interpretare il tormento di una donna divisa tra i suoi ricordi in compagnia del suo amante e le sue attese,che capisce di essere ormai vane. Applausi da parte del pubblico presente.

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