FORMELLO ( Roma) – Il Comune di Formello Assessorato alla Cultura ed il Centro per l’Incisione e la Grafica d’Arte del Comune di Formello, fondato e diretto da Vinicio Prizia, invitano ad un nuovo appuntamento all’interno della rassegna “Incisione e …2025”
L’inaugurazione della mostra “Trasparenze” si terrà sabato 8 marzo 2025 alle ore 17.30 presso il Centro di Incisione e Grafica d’Arte di Formello (RM) sito in via Regina Elena n. 3. Espongono gli artisti Marisa Facchinetti, Silvia Gambini, Azadeh Shirmast, Solmaz Vilkachi. orario dalle 16.00 alle 18,30. La mostra è a cura Vinicio Prizia. Presentazione in catalogo di Francesca Tuscano.
Ricordiamo che lo spirito che anima la rassegna dal titolo “Incisione e..” consiste nella presentazione di varie mostre a cadenza settimanale o quindicinale composte da tre o quattro artisti ogni volta. L’esperienza vale come esplorazione di molti aspetti dell’arte e della grafica contemporanea, nazionale ed internazionale. Tale ciclo di mostre è partito dal 1 febbraio 2025 e terminerà a fine 2025.
Tutti questi eventi sono indirizzati ad una panoramica di artisti incisori di varie nazionalità che possono praticare anche altre modalità professionali ed artistiche, ad esempio pittura, scultura, ceramica, architettura, proprio come grandi personaggi della storia dell’Arte. Piranesi ad esempio era incisore ed architetto, Rembrandt, pittore e incisore, oppure lo stesso Picasso era artista dalle molteplici declinazioni espressive.
La Rassegna “Incisione e …” vuole soprattutto testimoniare la diffusione capillare della grafica incisoria nel panorama artistico italiano ed internazionale, tecnica che viene utilizzata proprio per la sua peculiare versatilità.
Artista di origine verbana ma attiva a Roma sin dagli anni Ottanta, Marisa Facchinetti presenta tre acquerelli di medio formato in cui la trasparenza del segno, reso in una texture di tasselli in giustapposizione, fa da contrappeso alla fisionomia stilizzata di una mitica “Medusa” in terracotta.
Alla ceramica è invece dedicata la ricerca di Silvia Gambini, che recupera la composizione tipica del costume fiorentino realizzando vasi-sculture pensati per accogliere e dialogare con una natura vivente, in continua armonia col cosmo.
Con la terracotta si esprimono invece le poetiche delle due artiste iraniane Azadeh Shirmast e Solmaz Vilkachi. A partire da alcune riflessioni su Morandi, Azadeh Shirmast presenta delle installazioni plastiche in cui gli oggetti assurgono a simbolo del quotidiano, lento lavoro dell’artista, mentre Solmaz Vilkachi dà voce con le sue sculture a diverse interpretazioni del femminile, che attraverso il vuoto e il pieno della materia, esprimono la medesima idea di forza, creatività e resistenza interiore.
La mostra è visibile fino al 20 marzo.
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