A Grotte di Castro va in scena “Briganti”

GROTTE DI CASTRO (Viterbo) – Scritto e interpretato da Pietro Benedetti, che tra un momento recitato, una ballata e una straordinaria poesia a braccio è pronto a dare vita a personaggi, amici o nemici lo deciderà il pubblico, che hanno conosciuto e raccontato, senza possibile smentita questa epoca storica.
Un occasione da non perdere per conoscere da vicino, attraverso la viva voce dei protagonisti, momenti di storia maremmana di fine Ottocento. Le gesta di Domenichino solleciteranno l’immaginario dei presenti.
Michelangelo Gregori e la sua chitarra e cantate maremmane, darà il tempo alle performances di Benedetti, che, nelle sue incursioni diventate famose , sarà in una sola sera Fioravanti, nel tentativo di cancellare l’onta del tradimento, poi una serie di affascinanti composizioni a braccio, del poeta coevo di Tiburzi, Cosimi Quintilio , per catalizzare l’attenzione del pubblico, fino all’arrivo del Garibaldino, Pietro Rossi, l’unico viterbese tra i Mille, rimasto in terra toscana mentre l’eroe dei due mondi andava verso Sud e magari, un pizzico di sogno non fa mai male, un contatto con i briganti che dominavano i boschi di Castro , Montauto e del Lamone

Questa replica si effettua in un luogo adatto, Grotte di Castro, in quanto oltre al brigante Luciano Fioravanti da Acquapendente, braccio destro di Tiburzi, a Grotte viene collocata la Battaglia contro i papalini descritta dal Garibaldino Pietro Rossi. Poi la narrazione dei fratelli Cretini, la feroce Banda Menichetti, con la presenza del brigante Grottano Antonio Ranucci.

Invitiamo tutti a partecipare e diffondere.

Pietro Benedetti

Print Friendly, PDF & Email
Condividi con:
LEGGI TUTTE LE NOTIZIE