“A noi toccò l’Africa”: grande successo della presentazione del libro della scrittrice Pina Carbone alla Camera dei Deputati

ROMA – Grande successo per la presentazione del libro della scrittrice Pina Carbone “A noi toccò l’Africa – Storia di una vita felice” presso la sala stampa della Camera dei Deputati, che ha avuto luogo l’11 marzo, su iniziativa dell’on. Nicola Carè, componente della IV COMMISSIONE (DIFESA)
dal 21 giugno 2018 al 12 ottobre 2022, Componente della Assemblea Parlamentare NATO;
nell’Ottobre del 2023 eletto Vicepresidente della Sottocommissione NATO “Sicurezza e Difesa”.
Hanno affiancato la nota autrice Pina Carbone la giornalista, scrittrice e docente viterbese Anna Maria Stefanini, il presidente dell’Archivio storico del Cinema italiano Pietro Marraffa e la vice questore Maria Antonia Spartà.

Il nostro mondo, intriso di fervente invenzione e dolce nostalgia, ha avuto il privilegio di accogliere la presentazione di un’opera che si erge come un’intensa narrazione ambientata nelle terre affascinanti dell’Africa, durante il tumultuoso dopoguerra. L’evento ha richiamato un pubblico eterogeneo, avidamente in attesa di immergersi nelle pagine di un libro che rievoca non solo una storia d’amore, ma anche un’epoca storica intrisa di significato e trasformazione, una lettura che si eleva a riflessione storica sulle feroci lotte per il petrolio e sulla nascita dell’Eni di Enrico Mattei e sulle tappe di una “vita felice”, vista con gli occhi di una donna innamorata di un alto dirigente dell’Eni.

La serata si è aperta con l’intervento dell’on. Carè, il quale ha illuminato gli astanti sulle peculiarità dell’opera. “A noi toccò l’Africa” svela le intimistiche avventure di due protagonisti, il cui amore si erge come un fiore raro nel deserto caldo e impetuoso del continente africano, alla luce dei fervori della ricostruzione che caratterizzano gli anni immediatamente successivi alla Seconda Guerra Mondiale.

In un contesto ricco di contrasti e colori vibranti, fra sfumature narrative dei colori degli acquerelli, l’autrice costruisce una narrazione che non solo esplora le dinamiche di una relazione romantica, ma rende omaggio anche al fitto tessuto socio-politico dell’epoca. Le pagine si animano, infatti, di descrizioni vivide dei paesaggi africani, che fungono da sfondo magico, segni di un continente in fermento, dove la pulsante vitalità dei popoli si intreccia con le ambizioni imprenditoriali e visionarie di Enrico Mattei.

Mattei, un personaggio cardine per la storia economica italiana, viene presentato nel libro non solo come imprenditore illuminato, ma anche come figura centrale, il cui operato in Africa rappresenta un momento storico importante, veicolo di riflessione sui temi del controllo del mercato petrolifero, della dignità, della resilienza e della ricerca di libertà. Il marito dell’autrice della “storia di una vita felice” è un alto dirigente dell’Eni, la creatura di Enrico Mattei.

La scrittrice Pina Carbone, dotata di una prosa avvolgente, sa come trasmettere le emozioni più intime, facendo vibrare le corde del cuore dei lettori. L’evento si è rivelato non solo un’occasione di celebrazione leteraria, ma anche un momento di profonda connessione, dove le parole hanno tessuto un legame invisibile tra l’autrice e il pubblico, rendendo palpabile l’intensità della sua esperienza creativa.

Al termine della presentazione, un vivace dibattito ha catturato l’attenzione dei presenti, che hanno generosamente condiviso le proprie impressioni, alimentando un confronto costruttivo sulla funzione della letteratura nella comprensione di epoche storiche complesse come quella del dopoguerra. Il libro di Pina Carbone, in questo contesto, rappresenta un fantasioso viaggio emozionale e culturale attraverso il pentagramma della memoria.


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