A Roma Atlante 2000 parla del programma nazionale porti turistici e impianti idroelettrici

ROMA – Il 17 settembre a Roma, presso la sede di Italrevi in via degli Scialoja 3, si terrà un incontro programmatico per fare il punto sulle opportunità economiche e le modalità per arrivare a realizzare la costruzione di 18 grandi porti, 17 impianti idroelettrici sulle Alpi, la rete viaria a levitazione magnetica e tutte le opere previste dal progetto “I 5 libri della tutela dell’ambiente e dal piano turistico per lo sviluppo economico dell’Italia”.

Si tratta di lavori a largo raggio frutto della progettualità di oltre 40 anni di attività del Gruppo Atlante 2000, diretto dal dott. Daniele Bellu. Sono stati elaborati da artisti e progettisti che hanno sacrificato risorse e tempo per elaborare progetti per la rinascita dell’Italia dal punto di vista economico, sociale, ambientale, energetico e storico-artistico.

Il gruppo Atlante 2000 lavora da decenni su 7 aree progettuali: settore sicurezza, difesa e giustizia; progetti economici; scuola ed attività sociali; tutela dell’ambiente, urbanistica, painificazione del resturo e infrastrutture; sanità e ricerche mediche; progetti costituzioni; progetti letterari, filosofici, musicali, scientifici e delle arti figurative.

All’incontro del 17 settembre alle 16 presso la sede di Italrevi sono invitati imprese di costruzione di opere edilizie e infrastrutturali, parlamentari di partiti dell’arco costituzionale italiano, rappresentanti di associazioni culturali e movimenti politici e cittadini.

Il programma prevede: alle 16 il dott. Claudio Falcone tratterà su “La costruzione di 18 grandi porti turistici e commerciali”; alle 16.30 si parlerà del progetto “I 5 libri della tutela dell’ambiente e le opere edilizie e infrastrutturali che prevede”; alle 17 sarà la volta de “Il piano antisismico e le opere edilizie”. Alle 17.30 verranno presentati i progetti di pianificazione urbanistica nazionale; alle 18 si tratterà del quinto libro di pianificazione architettonica. Seguiranno i temi del piano sicurezza di Atlante 2000 (presentato due volte al Parlamento) e la richiesta di iscrizione nel registro della memoria dell’Unesco dell’intera area progettuale del gruppo Atlante 2000.

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