A Terracina la presentazione del nuovo libro di Barbara Nappini: La natura bella delle cose

TERRACINA (LT) – Il 3 dicembre alle ore 17 a Terracina, durante la prima edizione di “Gastronomica – Festival del Gusto” presso l’Open Art Cafè in Viale Europa n. 218/C, sarà presentato il nuovo libro di Barbara Nappini, presidente di Slow Food Italia, La natura bella delle cose, un saggio-memoir che racconta come le nostre scelte possano contribuire a cambiare il mondo. Ad aprire l’incontro i saluti del Dott. Lucio De Filippis, Direttore del Parco Naturale Regionale Monti Ausoni e Lago di Fondi. L’evento proseguirà con un dialogo tra l’autrice e i presenti.

La natura bella delle cose è il saggio-memoir con cui Barbara Nappini, presidente di Slow Food Italia, esordisce da autrice.

Gli eventi della nostra vita narrano chi siamo e ancora di più chi vogliamo diventare.
Quando prendiamo decisioni dirompenti spesso si aprono spazi inaspettati, prima solo lontanamente immaginati. È questo che tra le righe emerge dal libro firmato da Barbara Nappini, un saggio accorato che ci invita all’azione raccontandoci non soltanto quello che nel mondo non funziona ma anche, e soprattutto, gli uomini e le donne che possono rendere la nostra Terra migliore, nella sua bellezza più autentica.

La consapevolezza è chiave di volta nell’essere presenti a se stessi, nell’analisi di ciò che ci circonda e nelle risposte che siamo in grado di dare. Nella pienezza di una vita (anche) spirituale che è prerogativa di tutti noi e che non implica necessariamente professare una fede religiosa o seguire un culto, ma frequentare e coltivare quella sfera interiore necessaria e potenzialmente ricchissima che riesce a dare profondità all’esistenza compiendo il miracolo di farci percepire l’unicità della nostra stessa più intima sfera e, al contempo, di metterci in connessione con i nostri simili, col vivente, col cosmo. Si legge nella Carta della Terra, articolo 4 del Principio I: «Rispetto e cura per la comunità della vita», «Tutelare i doni e la bellezza della Terra per le generazioni presenti e future».
C’è il futuro nella bellezza della Terra, c’è, nel tutelarla, una dichiarazione d’amore per il futuro.

Nelle storie che ha incontrato sul suo cammino e che racconta in questo libro, Barbara Nappini evidenzia perché sia necessario cambiare direzione. Perché non sia più possibile perseverare in un sistema economico-produttivo che genera sofferenza per la nostra Terra Madre, violando i diritti e le libertà di molti popoli. Questo vale su larga scala, trovando però le peggiori contraddizioni nel sistema alimentare globale, ovvero in quel settore primario che, innanzitutto, dovrebbe mirare alla sopravvivenza degli esseri umani, nel pieno rispetto di ogni altra forma di vita.

La bellezza è un motore silenzioso e potente, in grado di riconnetterci con gli altri e con quello che ci circonda: le cose belle sono le azioni quotidiane, solo apparentemente insignificanti, impastare il pane, affrontare realtà dure ma sorprendenti, come salire su una nave che salva vite in mare, discutere sulla potatura degli olivi riconoscendo il valore degli alberi e dei loro frutti, rispondere alla violenza con gesti di pace. Grandi e piccole scelte che ci permettono di restare umani. Una storia, quella di Barbara Nappini, in cui riconoscersi. Tante istanze cui aderire con slancio.

«Con questo libro, Barbara Nappini – attuale presidente di Slow Food Italia – dimostra non solo di rappresentare le gambe con cui l’associazione continua a muoversi e a portare avanti le tante (forse, sempre più) battaglie del buono, pulito e giusto, ma anche, insieme a tutti i collaboratori della Chiocciola, di come l’associazione goda di una nuova “testa”, un pensiero affine e fortemente legato a quello che ci portò, nel 1989, a fondare questo movimento internazionale che oggi si vede rigenerato, rinvigorito e allineato con i tempi in cui viviamo» (dalla prefazione a firma di Carlo Petrini, fondatore Slow Food).

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