A Vetralla la presentazione del libro “Francesco Moranino, il comandante “Gemisto”. La criminalizzazione della resistenza”

VETRALLA (Viterbo)- Sabato 22 ottobre alle ore 17, presso la sala conferenze del museo della città e del territorio, si terrà un incontro con Massimo Recchioni  autore del libro “Francesco Moranino, il comandante “Gemisto”. La criminalizzazione della resistenza”. Francesco Moranino, il comandante partigiano “Gemisto”, fu tra i protagonisti della guerra di Liberazione e il più giovane componente dell’Assemblea Costituente. Ricoprì la carica di sottosegretario alla Difesa nel terzo governo De Gasperi, l’ultimo di “unità nazionale”. Nel 1948 fu rieletto deputato, ma fu presto coinvolto in un’inchiesta per l’omicidio, avvenuto nel 1944, di cinque civili sospettati di spionaggio. Moranino espatriò in Cecoslovacchia, e la sua vicenda si trascinò per molti anni fino ad una condanna all’ergastolo nel 1955. Non usufruì della grazia concessa dal Presidente della Repubblica nel 1964 e rientrò in Italia solo due anni dopo, quando gli eventi per cui era stato condannato furono riconosciuti come azioni di guerra.
Nel tentativo di una rilettura di vicende come quella di Moranino, il cosiddetto “revisionismo storico” ha preso negli ultimi vent’anni sempre più piede, diventando non più solo l’orientamento della destra fascista, ma il supporto ideologico di una svolta politica tesa a distruggere la Costituzione nata dalla Resistenza.
Per ottenere questo risultato bisognava però distruggere anche l’immagine di coloro che erano stati i maggiori artefici della Resistenza e ispiratori di quella Costituzione.
Questo atteggiamento revisionistico ha tuttavia risvegliato anche in campo antifascista la necessità di indagare – come si fa in questo libro – su cosa ci sia stato dietro le persecuzioni contro i partigiani garibaldini da parte della Repubblica nata dalla Resistenza.

 

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