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A Viterbo e Vetralla due incontri di solidarietà con la lotta nonviolenta delle donne in Iran

VETRALLA (Viterbo)-  La mattina di sabato 7 gennaio 2023 a Viterbo, e la mattina di domenica 8 gennaio 2023 a Vetralla (Vt), per iniziativa del “Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera” si sono svolti due incontri di solidarietà con la lotta nonviolenta delle donne in Iran per la democrazia, i diritti umani e il bene comune dell’umanità, con il motto “Donna, vita, libertà” contro tutte le uccisioni, contro tutte le persecuzioni, contro tutte le oppressioni, contro tutte le violenze.
Gli incontri promossi dalla struttura nonviolenta viterbese hanno avuto non solo un valore testimoniale ma anche la funzione di mettere a disposizione dei partecipanti elementi di conoscenza e strumenti utili per l’impegno solidale, al fine di promuovere ulteriori iniziative.
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Sostegno alle donne in Iran
Nel corso degli incontri di Viterbo e Vetralla sono stati letti alcuni appelli ed alcune testimonianze della lotta di questi mesi e sono stati segnalati alcuni dei fondamentali libri che e’ possibile e necessario leggere per conoscere e sostenere la lotta nonviolenta delle donne in Iran, in Afghanistan ed ovunque nel mondo.
In particolare sulla situazione iraniana sono state anche lette alcune pagine dei libri di Shirin Ebadi, di Azar Nafisi e di altre autrici.
Piu’ in generale sono stati proposti all’attenzione vari libri di Giuliana Sgrena, di alcuni dei quali sono stati letti alcuni brani.
Sono stati anche letti e commentati con vivo consentimento alcuni degli appelli diffusi in queste settimana nel corso delle iniziative di solidarieta’ svoltesi in varie citta’ italiane.
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Sostegno alle donne in Afghanistan
Particolare attenzione e’ stata dedicata anche alla situazione afghana, una tragedia che interpella anch’essa l’umanita’ intera.
La violenza del regime terrorista e la catastrofe umanitaria richiedono un impegno nonviolento di solidarieta’ con le donne afghane e in difesa dei diritti umani di tutti gli esseri umani che non puo’ limitarsi all’azione meritoria di alcune ong in campo sanitario ed assistenziale, ma richiede un impegno di tutti i popoli del mondo e di tutte le istituzioni democratiche, e in modo particolare – e decisivamente – un impegno diplomatico ed umanitario internazionale in cui l’Onu svolga pienamente il suo ruolo come rappresentante della coalizione, dei valori e dei doveri dell’umanita intera, cosi’ come stabilito dalla Carta delle Nazioni Unite del 1945 che si apre con le luminose parole “Noi, popoli delle Nazioni Unite, decisi a salvare le future generazioni dal flagello della guerra, che per due volte nel corso di questa generazione ha portato indicibili afflizioni all’umanita’, a riaffermare la fede nei diritti fondamentali dell’uomo, nella dignita’ e nel valore della persona umana, nella eguaglianza dei diritti degli uomini e delle donne e delle nazioni grande e piccole, a creare le condizioni in cui la giustizia ed il rispetto degli obblighi derivanti dai trattati e dalle altri fonti del diritto internazionale possano essere mantenuti, a promuovere il progresso sociale ed un piu’ elevato tenore di vita in una piu’ ampia liberta’, e per tali fini a praticare la tolleranza ed a vivere in pace l’uno con l’altro in rapporti di buon vicinato, ad unire le nostre forze per mantenere la pace e la sicurezza internazionale, ad assicurare, mediante l’accettazione di principi e l’istituzione di sistemi, che la forza delle armi non sara’ usata, salvo che nell’interesse comune, ad impiegare strumenti internazionali per promuovere il progresso economico e sociale di tutti i popoli, abbiamo risoluto di unire i nostri sforzi per il raggiungimento di tali fini”.
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Contro la violenza sulle donne e i femminicidi in Italia e in tutto il mondo
Sostenere la lotta delle donne in Iran e in Afghanistan significa anche sostenere l’impegno contro la violenza sulle donne e i femminicidi anche in Italia come in tutto il mondo.
Sostegno e’ stato espresso ai centri antiviolenza ed a tutte le esperienze solidali delle donne che aiutano le vittime e contrastano la violenza degli uomini e l’ideologia, le pratiche e il sistema di potere dell’oppressione maschilista.
Ancora una volta nel corso degli incontri di Viterbo e Vetralla e’ stata espressa profonda gratitudine alla più che ventennale esperienza viterbese di “Erinna”, che nell’Alto Lazio e’ stata ed e’ un punto di riferimento fondamentale per tutte le donne come per tutti gli uomini che si sono posti all’ascolto e alla scuola delle donne nel contrastare tutte le violenze.

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