A Viterbo il 30 ottobre il primo convegno nazionale dell’associazione fibromialgici Libellula Libera

VITERBO – Il prossimo 30 ottobre si terrà a Viterbo il 1° Convegno Nazionale dell’Associazione Fibromialgici Libellula Libera. E la Ust Cisl di Viterbo, con il suo Coordinamento Donne rappresentato da Maria Stella Piantini Cianotti, sarà presente per dare il suo contributo e il suo supporto alla causa perorata dall’Associazione, che si sta battendo insieme ad altre organizzazioni per ottenere il riconoscimento della fibromialgia come malattia invalidante ed il suo inserimento nell’elenco dei disturbi trattati nei LEA (Livelli Essenziali di Assistenza) del Ministero della Salute.
In Italia la fibromialgia è riconosciuta a livello medico. L’Istituto superiore di sanità (Iss) la descrive come «una malattia cronica caratterizzata da dolore diffuso, rigidità muscolare, disturbi del sonno, stanchezza cronica, e riduzione del tono dell’umore». Secondo l’Iss, la fibromialgia «può compromettere lo svolgimento delle comuni attività quotidiane, oltre ad avere un impatto negativo sulla maggior parte degli aspetti legati alla qualità della vita». Le persone colpite dalla fibromialgia sarebbero quasi 2 milioni di italiani, generalmente nella fascia di età tra i 25 e i 55 anni.
Ottenere il riconoscimento di malattia invalidante significherebbe, per chi soffre di questa patologia, avere accesso gratuitamente o dietro pagamento di un ticket a esenzioni per l’acquisto di farmaci, certificazioni di disabilità e visite specialistiche, che attualmente sono prestazioni tutte a carico dei pazienti.
Per la Cisl è importante essere sempre a fianco dei cittadini e dei lavoratori, abbiamo quindi accolto con gioia l’invito dell’Associazione ad unirci alla loro battaglia, con la certezza che uniti possiamo raggiungere gli obiettivi prefissati.

Elisa Durantini, Segretaria Ust Cisl Viterbo
Maria Stella Piantini Cianotti, Responsabile Coordinamento Donne Cisl Viterbo

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