A Viterbo marciapiedi non idonei per disabili e passeggini: la denuncia di una lettrice (FOTO)

VITERBO – Riceviamo da Luisa Ceccaroli e pubblichiamo: “E’ inaccettabile che ancora oggi, in una città come Viterbo, i disabili e le giovani madri devono subire a proprio sfavore la progettazione approssimativa di amministratori poco attenti alle problematiche dei più vulnerabili.

La situazione dei marciapiedi del capoluogo è al quanto grottesca, potrebbe sembrare un spot comico ma purtroppo è tutto reale. Mi voglio soffermare su due punti particolari della città, il primo è Piazza Gramsci, la quale è stata oggetto negli ultimi periodi di furibonde polemiche, da parte dei vari schieramenti politici, se era giusto o meno ripavimentare il manto stradale e tagliare i pini.

Ad oggi dopo che i lavori sono stati effettuati ci troviamo, che un disabile in sedia a rotelle o una neo mamma con il passeggino non trovino lo scivolo sul marciapiede dalla parte dello stesso che guarda verso le mura.

Questo fatto in uno stato civile e veramente attento alle problematiche sociali, avrebbe creato uno scandalo, e fatto si che chi avesse fatto i lavori pagasse per lo sbaglio fatto, invece ad oggi nella nostra bellissima città nessuno dice nulla, e tutto passa sotto silenzio, dimostrando ancora una volta che le discussioni politiche sono solamente futili.

Voglio ricordare che i marciapiedi dotati di scivoli sono stabiliti dalla legge, e mi chiedo come un’amministrazione, un responsabile dei lavori e l’impresa che ha fatto i lavori stessi non l’abbiano preso minimamente in considerazione.

Questa anomalia nostrana, purtroppo non è l’unica, anche nel marciapiede del parcheggio multi piano adiacente alla cittadella della salute, di recente costruzione  denota le stesse particolarità.

Fossero solo questi i marciapiedi non a norma me ne farei, a malincuore una ragione, ma purtroppo vivendo il problema di non deambulare in prima persona, posso affermare che di marciapiedi che vengono fatti attorno ad un albero o riempiti di pali segnaletici di pubblicità o indicazioni stradali la città è piena.

Credo sia giunto il momento che si facciano quelle politiche tese a favorire la vivibilità della città a tutte le persone che ci vivono e non solo raccontarle come in bella favola”.

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