A Vitorchiano un nuovo asilo comunale, il comitato “Viva il verde a Vitorchiano” si oppone e ne spiega i perché

di MARIA ANTONIETTA GERMANO –

VITERBO – Il comitato ‘Viva il verde a Vitorchiano’ rappresentato da Gemini Ciancolini, ex sindaco di Vitorchiano, dalla presidente Maria Grazia Storcè e da Gabriela Marchionni ieri, 9 maggio, ha tenuto a Palazzo Grandori una conferenza stampa per porre l’attenzione sulle ultime novità riguardante il nuovo asilo comunale in costruzione in località Pallone che, a detta del comitato “azzera il verde pubblico e deprezza il valore iniziale delle abitazioni vicine”.

“Il Comune di Vitorchiano – spiega il Comitato – ha ricevuto un contributo del Pnrr di 5milioni e 400 mila euro per costruire un polo scolastico di 1.945 metri quadrati per 210 bambini che comprenderebbe la scuola materna e l’asilo nido al Pallone, sull’unico pezzo di verde che rimaneva. Per poter accedere a questo contributo, nella richiesta, doveva essere dichiarato che i bambini erano in crescita, invece i bambini stanno diminuendo come in tutta Italia. La scuola materna esistente oggi accoglie 112 bambini, il prossimo anno sono segnati 90 bambini, quindi due sezioni in meno, quindi meno insegnanti”.

“Negli ultimi dieci anni – precisa Ciancolini – sono stati spesi più di un milione di euro per l’ampliamento e la messa in sicurezza sismica. La struttura è in buonissimo stato, sia esterno che interno. E può andare avanti ancora per anni. Per avere questo contributo bisognava avere un terreno di proprietà comunale destinato alla costruzione di una scuola. Questo terreno non c’era. Hanno preso l’unico polmone di verde”.

Prende la parola la presidente Maria Grazia Storcè: “Per rientrare nei mq. stabiliti per legge sono stati inseriti terreni privati alienati. In più questo spazio verde, a ridosso della strada Ortana, era vincolato perchè vicino c’è una cava e non si può costruire se non a distanza di 500 metri, per le polveri sottili. Vincolo che è stato ridotto con una delibera di Giunta con una variante al Piano regolatore. Sul cartellone dei lavori affisso c’è scritto che hanno iniziato a costruire il 29 novembre. Invece il 10 febbraio 2024 ancora non si vede nulla. E i lavori si dovrebbero concludere nel 2025”.

“Tutta la documentazione sulla variante – sostiene il Comitato – non era in regola. Osservazioni sono state presentate in consiglio comunale da cittadini e anche dalla minoranza. Sono state tutte respinte forse perchè il Polo si deve fare. Il ricorso al TAR è stato dichiarato inammissibile perchè il Comitato non era portatore d’interesse. Ma il ricorso è stato presentato dai cittadini che risiedono vicino al polo in costruzione e che secondo il Tar non hanno dimostrato la vicinitas. Il Comitato non ha dimostrato i pregiudizi”.

“Faremo tutti i passi dovuti – dicono convinti i rappresentanti del Comitato – anche esposti, andremo anche alla Corte Europea. La Petizione al Parlamento Europeo è stata accolta. Il 16 maggio prossimo il Consiglio di Stato dovrebbe decidere sulla sospensione. Un enorme sperpero di denaro pubblico”.

Print Friendly, PDF & Email
Condividi con:
LEGGI TUTTE LE NOTIZIE