Accadde oggi 29 gennaio 1951: al Casinò di Sanremo va in scena la prima edizione del Festival di Sanremo

di ANNA MARIA STEFANINI-

Il format non è particolarmente originale e i mass media di allora gli dedicheranno scarsa attenzione. A concepirlo, nel 1951, è Pier Busseti, allora concessionario del Casinò di Sanremo e sostanzialmente consiste nell’abbinare all’antico “café chantant” parigino un concorso canoro: un pubblico pagante di consumatori di bevande e generi da bar, seduto ai tavoli, chiamato a votare la migliore canzone tra quelle proposte in palcoscenico.
Come location Busseti sceglie il salone delle feste del Casinò, la bella struttura liberty progettata dall’architetto francese Eugène Ferret, inaugurata nel gennaio 1905, di proprietà del comune di Sanremo (Imperia), ancora oggi una delle quattro case da gioco riconosciute in Italia (le altre sono quella di Saint-Vincent, in Valle d’Aosta, il Casinò di Venezia e il Casinò di Campione d’Italia).
La parte concorsuale ideata da Busseti è una gara fra venti canzoni ad eliminazione progressiva articolata in tre serate, il 29, 30 e 31 gennaio 1951; in ciascuna delle due prime serate vengono presentate e votate 10 canzoni, di queste solo le prime 5 classificate passano alla finale del 31 quando si voterà per designare la canzone vincitrice finale.
Il conduttore è il celebre Nunzio Filogamo.
Alle 22 del 29 gennaio di 71 anni fa comincia la lunga storia del Festival di Sanremo con una parziale diretta radio della quale si conserva ancora l’incipit dell’annunciatore Walter Florio: “Dal Salone delle Feste e degli Spettacoli del Casinò Municipale di Sanremo, trasmettiamo la prima serata del primo Festival della Canzone Italiana organizzato dalla RAI Radio Italiana e dal Casinò Municipale di Sanremo”.
Gli interpreti selezionati sono tre: Nilla Pizzi, Achille Togliani e il duo Dina e Delfina Fasano (detto Duo Fasano); questo implica che ciascun interprete canti più di una canzone secondo un complesso sistema di abbinamenti. L’orchestra è diretta dal maestro Cinico Angelini.
Le votazioni si svolgono a fine serata direttamente nel salone tramite schede che il pubblico pagante provvede a compilare e introdurre in urne fatte girare di tavolo in tavolo da hostess.
Malgrado il biglietto d’ingresso non sia particolarmente caro, 500 lire (circa 8,5€ di oggi), Il pubblico non è numeroso. Ma già l’anno successivo il costo del biglietto è moltiplicato per otto, scalando quota 4000 lire.
A vincere la prima edizione è “Grazie dei fiori”, cantata da Adionilla “Nilla” Pizzi (1919-2011), composta dal chitarrista, compositore e direttore d’orchestra Saverio Seracini (1905-1969).
Tutte le canzoni saranno pubblicate dalla casa discografica Cetra su dischi a 78 giri, malgrado fossero già in circolazione dischi “microsolco” in vinile che permettevano l’uso di puntine più piccole e sensibili.
Negli anni il format verrà progressivamente modificato e a partire dal 1977 la manifestazione si trasferisce al Teatro Ariston di Sanremo, inaugurato nel 1953 ed ampliato nel 2017.
Dal 1974 il Teatro Ariston ospita anche la “Rassegna della canzone d’autore”, più nota come “Premio Tenco”.

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