di ANNA MARIA STEFANINI-
La festa ufficiale è oggi, 7 gennaio, ma la data in cui il tricolore diventa il nostro simbolo identitario è il 14 marzo 1861, il giorno in cui l’Italia concluse il suo lungo percorso unitario.
Come la nostra sofferta vicenda unitaria anche il tricolore ha una lunga storia; i primi motivi ispiratori risalgono alla Rivoluzione Francese del 1789, quando la rivolta contro la monarchia assoluta esportò in tutto l’occidente gli ideali di Liberté, Egalitè, Fraternitè; tre parole per tre colori. Poco tempo dopo la presa della Bastiglia, i sostenitori italiani della “Rivoluzione” sventolavano già l’azzurro, il bianco e il rosso per salutare la “dichiarazione dei diritti dell’uomo e del cittadino”.
La prima esibizione della versione italiana del tricolore, col verde al posto del blù, fu in forma di coccarda, nell’agosto del 1789, a Genova.
Il primo documento relativo all’utilizzo del tricolore italiano in forma di bandiera risale al 13 maggio 1796, presso il comune di Cherasco, quando Napoleone conquistò il Piemonte salutato dai sostenitori italiani della “Rivoluzione”.
Il primo riconoscimento ufficiale avviene nei giorni 16, 17 e 18 ottobre 1796, a Modena, con il congresso costituente della Repubblica Cispadana, il primo esperimento di stato non monarchico in Italia; in quella circostanza venne costituita anche la Legione Cispadana e adottato il futuro Tricolore italiano rosso, bianco e verde. In questa prima versione i colori erano disposti in bande orizzontali rispetto all’asta, ordinati dall’alto verso il basso.
Pochi mesi dopo, il 27 dicembre 1796, a Reggio Emilia, in una sala divenuta poi “Sala del Tricolore”, 110 delegati adottarono la “Costituzione della Repubblica Cispadana”, il solenne statuto con cui veniva ufficialmente adottato il tricolore. Si tratta della prima costituzionalizzazione della nostra bandiera.
L’anno successivo, il 29 giugno, le repubbliche Cispadana e Transpadana si fusero nella grande Repubblica Cisalpina; l’11 maggio 1798, il nuovo stato adottò il tricolore nella forma attuale, con i colori verticali in sequenza a partire dall’asta.
Con la caduta di Napoleone e la restaurazione delle vecchie monarchie il tricolore entrò in clandestinità; ma l’11 aprile 1848 il tricolore venne adottato dal Regno di Sardegna, ma con il simbolo sabaudo al centro; format che, con poche modifiche, si mantenne sino alla nascita della Repubblica italiana nel 1946 venendo poi “costituzionalizzato” nell’articolo 12 dell’attuale costituzione, pubblicata in Gazzetta il 27 dicembre 1947.
Con la legge n° 671 del 31 dicembre 1996 viene istituita la “festa del tricolore” che cade il 7 gennaio di ogni anno.
Il nostro tricolore, la nostra storia.