Acclamati Corrado Nuzzo e Maria Di Biase per l’esilarante film “Vengo anch’io”

di MARIA ANTONIETTA GERMANO –

VITERBO – L’arena del cinema allestita in piazza San Lorenzo ha accolto tra risate e applausi i protagonisti della divertente commedia all’italiana “Vengo anch’io” (omaggio a Jannacci), Corrado Nuzzo e Maria Di Biase ospiti di ieri sera del Tuscia Film Fest. Con loro sul palco il critico cinematografico Franco Grattarola.

Prima di dare inizio alla proiezione presentata da Margherita Vestri sono saliti con lei sul palco i volenterosi bambini del “Mercatino di solidarietà” per ricordare a tutti la loro missione umanitaria e chiedere di comprare almeno un giornalino o un libro per aiutare chi ha bisogno. Iniziativa condivisa ed apprezzata dai due attori Corrado Nuzzo e Maria Di Biase che arrivano accolti dagli applausi e raccomandano “andate a spendere due euro”.  Applausi.

Corrado Nuzzo (foto MAG)

Si spengono le luci e inizia il film. Una storia, un viaggio, tre personaggi che partono insieme con motivazioni diverse (il giovane va ad incontrare suo padre mai visto, l’assistente sociale sotto psicofarmaci lo accompagna con l’intento di suicidarsi, e una donna uscita da galera che deve andare a Brindisi a vedere la gara della figlia), queste tre persone si trovano per caso unite in strade assolate che attraversano l’Italia e portano a raggiungere la meta prevista. Strada facendo però le loro infelici vite s’intrecciano in situazioni esilaranti, le cose cambiano e spunta la speranza di una possibile vita felice. Applausi di gradimento.

Si riaccendono le luci, tornano sul palco i due attori protagonisti per una chiacchierata con Franco Grattarola che si complimenta per aver citato Fellini e pone domande su come è nato il loro lavoro.

Maria Di Biase (foto MAG)

Corrado Nuzzo e Maria Di Biase ilari e contenti si lanciano nella narrazione veloce che sembra una radiocronaca e tra una gag e un’altra coinvolgono il pubblico che applaude divertito. E’ il loro primo film dove sono attori, registi, sceneggiatori e organizzatori del catering, pochi soldi, tanto impegno tutto concentrato in un mese di riprese, approdando prima nel Salento e poi a Roma “dove c’è pure Milano” e in una sua periferia “dove c’è pure la Romagna”. Tante le immagini divertenti tagliate nel montaggio che hanno reso essenziale il film. Restano quelle cult di Ambra Angiolini e Vincenzo Salemme e altri grandi attori che si sono affacciati nel racconto. Tutto risolto. Applausi e ancora applausi.

 

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