Acqua pubblica e fuori dal mercato, Bengasi Battisti: ” I Sindaci dicano no alla privatizzazione “

Riceviamo da Bengasi Battisti del Coordinamento Nazionale Enti Locali per l’acqua pubblica  e pubblichiamo: “Quella certa politica partitocratica sempre molto attenta alle clientele e poco sensibile ai beni comuni, dopo aver prodotto le bollette idriche tra le più alte d’Italia, con acqua non destinabile a scopo umano in ampie fasce di popolazione e depurazione quasi inesistente, tenta di sferrare il colpo mortale all’acqua pubblica, vendendo il 40% delle azioni ai privati.
E i cittadini continueranno a pagare profumatamente superficialità, clientelismo e scelte insensate. Il 26 aprile, all’ordine del giorno dell’assemblea dei soci, verrà sottoposta ai sindaci la proposta di cedere ai privati il 40% della Talete. Una proposta che segna in modo inequivocabile il tradimento nei confronti di quella chiara e forte volontà popolare che, con il referendum più partecipato della storia repubblicana, ha dichiarato “l’acqua fuori dal mercato”. La Talete deve chiudere per lasciare spazio a una gestione pubblica e partecipata dell’acqua. Una gestione che deve fondarsi su basi del tutto nuove che tengano conto dei bacini idrografici.
Ai sindaci, molti dei quali li ricordiamo entusiasti all’ombra della bandiera blu dell’acqua pubblica, chiediamo di porre fine a questa esperienza fallimentare e, con coerenza, di aprire la fase di ripubblicizzazione del servizio idrico”.

 

Print Friendly, PDF & Email
Condividi con:
LEGGI TUTTE LE NOTIZIE