Acquapendente, al via il progetto “Mario Vinci: un artista trova casa”

ACQUAPENDENTE ( Viterbo) – “Occorre acquisire alla fruizione della comunità locale tanta testimonianza storico e vissuto artistico-artigianale con una valorizzazione delle opere e dei luoghi in cui esse sono state realizzate”. Con le dichiarazioni di Giuseppe Ciacci dell’Arche Acquapendente APS prende ufficialmente il via il progetto “Mario Vinci: un artista trova casa”. In pillole volontà della Giunta rappresentata dalla Sindaca Alessandra Terrosi di musealizzazione delle opere e della vita dell’artigiano-artista più rappresentativo di Acquapendente. “Il laboratorio creato da lui stesso nel 1979 in Località Ponte Gregoriano”, sottolinea Ciacci, “diventerà lo spazio intimistico dell’artista. Sarà associato ad uni spazio didattico in cui l’allievo apprenderà gli insegnamenti del Maestro. Qui si potrà direttamente manipolare la materia prima e realizzare qualcosa di personale sotto la direzione dei Maestri del Fare. Dalle dimostrazioni di poche ore a corsi prolungati e periodici. Il luogo dovrà essere in grado di accogliere in sicurezza un congruo numero di persone con relativi servizi. Parte dell’ambiente sarà dedicato alle opere di Mario, opportunamente esposte ed illustrate. Particolare rilievo avrà la gipsoteca che documenta meglio di altre cose il percorso impegnativo dell’artista per arrivare alle sue creazioni. Non mancherà uno spazio per le nuovo tecnologie con video e fotografie documentarie sia sull’attività di Mario che delle opere, anche di quelle non visibili nell’atelier, insieme ad una possibile catalogazione di tutta la sua produzione in Italia ed all’estero. Lo spazio all’aperto può arricchire l’offerta espositiva e formativa ricreando quel contatto diretto tra gli elementi primari della sua arte: acqua, terra, legna, fuoco. Un luogo molto vicino al fiume Paglia posto sulla Via Francigena percorso dagli artigiani vascellari aquesiani dei secoli passati per rifornirsi di legname per le proprie fornaci (Monte Rufeno) a poche centinaia di metri dalla cava di argilla che per secoli ha rifornito di creta (Acquapendente – Località Fornace). Una specie di centro servizi che possa interfacciarsi con le realtà locali anche tramite informazioni e oggettistica sulle varie attività del territorio. Contenitore e contenuto da acquisire da parte dell’Amministrazione Comunale per poter avviare un percorso di fruizione e gestione condivisa tra operatori culturali, sociali e commerciali e quanti possono o vogliono collaborare a questo progetto come ammiratori o amici dell’artista”.

LA VITA E LE OPERE

Mario Vinci, nato ad Acquapendente nel 1934, si è avvicinato alla scultura fin dai banchi di scuola. Inizia da ragazzo a lavorare nella fornace del vasaio Clodumiro Pizzinelli, poi nel 1950 si impiega nella bottega di ceramica di Elia e Rosa. Nel 1953 conosce lo scultore bulgaro Assen Peikov con cui opera alla creazione del “Leonardo da Vinci” eretto presso l’aeroporto di Fiumicino. Rimane nello studio del Maestro, in Via Margutta a Roma, fino al 1961. In quell’anno parte per gli Stati Uniti dove opera nello studio di Georg Tirone a Boston, in Washington Street, realizzando figure di tipo pubblicitario. Nello stesso periodo collabora anche con lo scultore italo-americano Ted Barbarossa. Poi ritorna in Italia, a Como, dove produce modelli di uso industriale. Nel 1965 si trasferisce in Germania dove lavora per sei mesi come incisore di lapidi. Tornato in Italia si mette in proprio realizzando sculture di arte ecclesiastica. Nel 1969 parte per il Sudafrica e presta la propria creatività prima a Pretoria come designer su modelli in ceramica e poi a Joannesburg su modelli per l’industria. Nel 1975 torna in Italia ed avvia un laboratorio di ceramica con altri soci, ma la cosa non funziona, così torna ad operare autonomamente come scultore realizzando sculture commissionate da Parrocchie e istituzioni viterbesi, di Roma, ma anche di altre Regioni italiane. Nel 1978 ha tenuto la sua prima personale nel chiostro longobardo di Santa Maria Nuova a Viterbo. Poi sono seguite altre esposizioni ad Assisi, Ostia e ancora Viterbo. Nel 1993 partecipa con il gruppo di pittori e scultori viterbesi “L’Agave” alla mostra “Eco Rasena”, nel Chiostro della Basilica di Santa Maria della Quercia. Nel 1994 espone a Firenze alla rassegna nazionale “I Figurativi” presso il salone del Donatello. Nel 1999 l’Istituto Italiano della Cultura di Wolfsburg (Germania) organizza una sua personale nella Galleria Theater di quella Città. In seguito torna a vivere stabilmente ad Acquapendente. Alcuni tra i lavori più importanti realizzati da Mario Vinci: 1) Altorilievo commissionato dal Parroco Don Giuseppe Simonazzi sul tema “La Parusia” che si trova nella Chiesa del Santo Bambino Gesù in Roma; 2) L’altare, il fonte battesimale, il seggio, un grande pannello, la pala di altare e l’ambone della Chiesa Santa Maria Lourdes a Follonica;  3) Il monumento in memoria ai caduti della Divisione “Acqui” posto a Roma in Via Oceania all’Eur; 4) Un monumento omaggio al gentil sesso dal titolo “La Donna” collocato a San Francisco (Calfiornia) nel giardino del S.Mary’s College. 5) Un grande pannello in altorilievo realizzato nel 1996 presso lo studio dell’amico Prof. Klaus Stumpel per la nuova banca di Haldesleber; 6) Copia della statua di Abramo Lincoln realizzata in occasione del centenario della morte es esposto in un grande Centro Commerciale a San Francisco 7) La facciata con bassorilievi effigianti la vita di San Francesco nella chiesa omonima a Monte Mario (Roma) 8) Statua di San Nilo a Gaeta.

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