Acquapendente, la lista civica “Insieme per cambiare” interviene sul tema sanità

ACQUAPENDENTE ( Viterbo) – Riceviamo dalla lista civica Insieme per Cambiare e pubblichiamo: “La lista civica “Insieme per cambiare” ha a cuore il servizio sanitario del territorio, e la struttura ospedaliera presente, perché crede fermamente che il diritto alla salute sia un diritto fondamentale di ogni cittadino.
Tuttavia, per pura propaganda elettorale, spesso si gioca con la salute di questi ultimi.
Magicamente compaiono progetti di venti anni fa la cui realizzazione è rimasta sopita ed ora, guarda caso a pochi giorni dalle elezioni comunali, sembra imminente. Ormai da giorni, sulle testate giornalistiche locali, è protagonista la notizia che ad Acquapendente verrà costruito un Ospedale di Comunità. Le future generazioni ringraziano, ma quelle attuali non hanno diritto
alla salute? Nel caso che si concretizzi questo progetto, la nuova struttura la vedremo nel 2030. Se invece si lavorasse sulla struttura esistente basterebbe un anno. O la lista avversaria dimostra che per 9 anni nessuno si ammalerà, oppure dovremo pensare che vivono un bel momento ludico. Le malattie non aspettano, la Regione sì. Naturalmente la lista civica “Insieme per cambiare” accoglie di buon grado ogni nuovo progetto in grado di fornire maggiori servizi alla comunità.
Tuttavia si ritiene, realisticamente, che la realizzazione non sia così immediata e scontata, dato che si propone l’apertura di una nuova struttura, dopo che sono stati decurtati posti letti e depotenziati i servizi. Pertanto, si ringrazia la Regione Lazio e l’Assessore preposto per l’impegno profuso ed il riguardo avuto per il nostro territorio ed i nostri cittadini, ma tenuto conto dei tempi non brevi per la realizzazione della nuova struttura nella Zona industriale di Acquapendente, sempre che ciò avvenga, riteniamo indispensabile chiedere che si proceda al completamento della struttura esistente così da poter accogliere in essa i vari servizi territoriali (consultorio e CSM)
dislocati in varie strutture private per i quali si pagano esosi canoni di locazione.
Chiederemo, sin da subito, un confronto finalizzato alla risoluzione dei problemi strutturali non più rinviabili, di dare seguito ai lavori da tempo sospesi e del conseguente potenziamento delle prestazioni sanitarie nella parte nuova del presidio, ubicato nel centro storico di
Acquapendente.
Chiediamo un investimento maggiore nella sanità territoriale con il rafforzamento dei servizi offerti ed un impegno straordinario, al fine di reperire nuove professionalità e completare i concorsi. Tutto ciò al fine di far compiere alla struttura un reale salto di qualità, in modo
che si affermi come effettivo punto di riferimento per i territori dell’Alta Tuscia Laziale e delle vicine Umbria e Toscana”.

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