Acquapendente, la minoranza interviene sulla festa contadina

ACQUAPENDENTE (Viterbo)- A meno di un mese dall’inizio della Festa Contadina ed Artigiana, i consiglieri di minoranza Alessandro Brenci e Valentina Sarti effettuano alcune valutazioni : “ Informiamo la cittadinanza che abbiamo inviato alla Commissione Cultura del Comune di Acquapendente, in occasione della riunione tenutasi il 28 luglio 2023, diverse proposte miranti a migliorare la Festa Contadina. Talune non sono state accettate e, al riguardo, riferiamo il loro iter assieme alle dichiarazioni della maggioranza. Lamentiamo non poco che la collaborazione, pur essendo un dovere istituzionale, è resa sostanzialmente impossibile da chi sostiene che un membro della minoranza non debba far parte del comitato dell’organizzazione. Evidentemente, al manuale del buon amministratore debbono essere state strappate nottetempo le pagine afferenti all’ abc della democrazia occidentale. Tanto più che un membro “alieno” non avrebbe cambiato le sorti di una maggioranza. Dato che il Comitato risulta formato dal Sindaco, dal Presidente della Pro Loco, dal Direttore della Riserva Naturale Monte Rufeno così come dal Consiglio dei Giovani. Sennonché, il rappresentante della maggioranza, Mauro Bellavita. dà per primo fuoco alle polveri nell’attacco alla nostra proposta, manifestando la sua contrarietà per motivi più o meno impalpabili, e il va sans dire, si sono uniti gli altri, non si sa se per mera inerzia oppure per partito preso. Come esempio, citiamo la proposta per cui, nel caso che si fossero verificate una o più giornate di pioggia, venissero ridotti gli importi da corrispondere al Comune, attribuendo un valore alle giornate e comunque prevedendo una qualche restituzione. E’ stato sempre l’Assessore Bellavita a ribadire la sua contrarietà alla proposta alla riduzione del contributo in caso di maltempo stante la necessità di coprire comunque determinate spese, Peccato, però, che prendendo spunto dallo sceriffo di Nottingham, si continui a vessare chi vuole far vivere il paese, spremendo ancora i piccoli imprenditori rimasti nel centro storico, i quali già faticano in un paese oramai fantasma. Medesimo discorso per i Gruppi informali che si organizzano per far rivivere il centro storico. Poiché per loro non era ammesso il menu completo , abbiamo proposto anche per loro lo stesso trattamento degli altri gruppi. Parafrasando il film con Paul Newman “lassù qualcuno odia” i piccoli commercianti del centro, ridotti ad un’economia di mera sussistenza, e questo nel migliore dei casi. Chi come Noi vuole far vivere Acquapendente deve amaramente prendere atto che ci sono passati avanti i paesi limitrofi; ciò significa che non è la zona ad essere condannata alla povertà, ma che questo mestissimo privilegio spetta a noi. Sennonché, qualche cosa è stato accettato, come la proposta che i Gruppi informali possono partecipare con il menù completo. E che fino alle ore 23.00 sia udibile musica a tema e dalle ore 23.30 in poi musica per i giovani. Ci viene in mente il film di Checco Zalone Quo Vado , dove chi amministra ha raggiunto timbro e spugna non curante di chi fatica oggi a tenere aperto il suo negozio . Intanto, nel centro storico continuano a chiudere le attività ed i titolari di immobili continuano ad apporre il triste cartello di “vendesi”.

 

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