Acquapendente, perplessità dell’Associazione Venatoria Caccia Sviluppo e Territorio sulla nuova stagione

ACQUAPENDENTE (Viterbo) – Nella giornata in cui il Comune di Acquapendente avvia la distribuzione dei tesserini venatori stagione 2023-2024, il Cavaliere Pietro Casasole, Responsabile Associazione Venatoria Caccia Sviluppo e Territorio, rende nota una dettagliata nota informativa.

“Esprimo”, sottolinea, “le mie perplessità sul calendario modellato dall’Assessore Giancarlo Righini e dal Presidente Francesco Rocca. E sopratutto sul perché si ritengono soddisfatti del risultato ottenuto sventolando ai quattro venti che sono state assecondate del tutto le richieste delle Associazioni interessate. Parlo a nome di una Associazione che ha un congruo numero di tesserati che non condividono questo ne tanto meno i comportamenti di tutte le Associazioni interessate.

La realtà è che non hanno fatto altro che fotocopiare il calendario 2022-2023 (un copia ed incolla e quindi non un cambio di marcia). Molto diverso quello che avviene nelle Regioni limitrofe Umbria e Toscana: la caccia al colombaccio termina il 31 Gennaio 2024, il colombaccio apre il 17 Settembre 2023 e termina il 31 Gennaio 2024. Prolungare la sua caccia fino al 10 Febbraio 2024 come realizzato dalla Nostra Regione non serve a nulla. La realtà è che a chi la governa la caccia alla selvaggina di piccole taglie non interessa. Non tenendo conto che i cacciatori laziali i quali esercitano questa attività pagano e hanno gli stessi diritti di tutti gli altri. Non vanno meglio le cose quando si tratta della specie moriglione. Perché l’attività venatoria sarà consentita solo a coloro che abbiano presentato richiesta all’ATC che gli assegnerà il numero di capi abbattibili.

Mi chiedo quindi tutti coloro che non abbiano fatto prenotazione quale sconto avranno. Perchè pagano le tasse come gli altri e subiscono questo trattamento. Per quanto concerne la preapertura riservata alla tortora la Regione Lazio deve comprendere che, nel caso ci fosse tutti devono avere la stessa possibilità di rispettare le regole. Il tanto sbandierato cambiamento quindi che l’Assessore Righini ed il consigliere regionale Tieri sventolano non c’è. Per quanto riguarda la caccia al cinghiale non và trascurata anzi deve essere presa molto più in considerazione visti i casi di incidenti e di aggressioni e danni all’agricoltura. Si richiedono da parte Nostra meno speculazioni (sterilizzazioni, spostamento in zone meno vocate e altre forme speculative). La Nostra Associazione è certa che sarà necessario fare forzatura sul Governo per modifica della Legge 157. Necessario fare apertura il 1 Novembre 2023 con chiusura il 31 Gennaio 2024. A tutte le squadre che non abbiano raggiunto le 41-42 giornate nell’anno corrente, si richiede di poter cacciare tutte le Domeniche fino al 31 Marzo 2024. Ci sarà quindi una diminuzione di danni, incidenti stradali, danni all’agricoltura. Meno polemiche e meno contributi”.

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