ACQUAPENDENTE ( Viterbo) – Nella domenica di celebrazioni per il 25° anniversario di sacerdozio di Don Paul, il Parroco di Acquapendente, don Enrico Castauro, ha presentato ufficialmente il programma di festeggiamenti in onore di San Rocco. Domani sera con Santo Rosario e Santa Messa celebrata presso la Chiesa di Santa Caterina, inizierà il triduo di preparazione. Venerdì 16 giornata della festa vera e propria. Si inizierà alle ore 09.00 con recita del Santo Rosario, a cui seguirà alle ore 09.55 inaugurazione del nuovo impianto di illuminazione della Chiesa. Alle ore 10.00 Santa Messa Solenne con la partecipazione della Confraternita di San Rocco a cui seguirà la distribuzione del pane insieme alla benedizione dei cani. Alle ore 18.45 benedizione di portatori della statua ed alle ore 19.00 Processione con la venerata statua del Santo custodita nella Chiesa di Santa Caterina (tragitto Via Roma, Via del Capannello, Via Oriolo, Via Corniolo, Via San Leonardo, Via Santa Maria Maddalena, Via Cesare Battisti, Via Roma ed al termine rinfresco al termine della Processione. Anche in queste inusualmente torridissime giornate, la Parrocchia aquesiana non verrà meno di festeggiare il primo miracolo del pellegrino di Montepellier.
Dalla Toscana Rocco raggiunse Acquapendente, una delle poche città ricordate unanimemente da tutte le antiche agiografie, non solo come tappa fondamentale e irrinunciabile per qualunque pellegrino medievale diretto a Roma, ma soprattutto in quanto suggestivo luogo del primo, importante episodio della vita di Rocco in terra italiana. Arrivò nel paese tra il 25 e il 26 luglio del 1367 e l’incontro con Vincenzo, presumibilmente sopraintendente nel locale Hospitale di San Gregorio, è infatti diventato l’unico episodio che possa essere paragonato, in termini di popolarità, con i celebri eventi della zona di Piacenza. Un fatto straordinario accompagnò la missione del giovane pellegrino ad Acquapendente: su invito di un angelo, egli benediceva gli appestati con il segno della croce e all’istante li guariva toccandoli con la mano taumaturgica. Così, in breve tempo, l’epidemia si estinse.