ACQUAPENDENTE ( Viterbo) – “La rigenerazione dei borghi è fondamentale per il rilancio economico e sociale e per la crescita sostenibile del nostro territorio, così come di tutta Italia. Con il progetto Trevinano Ri-Wind, finanziato con 20 milioni di euro dai fondi PNRR, anche il Comune di Acquapendente giocherà un ruolo importante in questo contesto, dal momento che è stato selezionato dal Ministero della Cultura e della Regione Lazio come uno dei 21 progetti pilota a livello nazionale“: queste le parole di Alessandra Terrosi, sindaca di Acquapendente, a margine dell’iniziativa “Piano Borghi: per il rilancio dei territori” svoltasi gli scorsi 15 e 16 giugno 2023 nella frazione di Trevinano, organizzata dall’amministrazione comunale con PTS s.p.a. e in collaborazione con Associazione Civita.
“È stato un interessante momento di scambio e approfondimento – continua Terrosi – in cui varie amministrazioni comunali di dimensioni piccole o piccolissime, soggetti attuatori dell’investimento PNRR ‘Attrattività dei Borghi’, imprese e associazioni operanti a livello nazionale e locale, si sono confrontati sui vari aspetti del Piano Nazionale Borghi del Governo italiano, strumento che punta a stimolare la rinascita delle comunità locali e a frenarne lo spopolamento, partendo dai concetti base di rigenerazione, sostenibilità e innovazione. Grazie a tutti coloro che hanno partecipato“.
Trevinano Ri-Wind è rivolto alla rigenerazione culturale, sociale ed economica del borgo che fa parte del territorio comunale aquesiano. Un piano multiforme e ambizioso che implica interventi strutturali, eventi culturali ad ampio spettro, percorsi formativi incentrati su materie strettamente legate al luogo. Un percorso avviato e aperto ad accogliere i suggerimenti, le iniziative e le proposte di chi vive Trevinano ogni giorno.
“Il nostro progetto è stato fortemente supportato dalla Regione Lazio e siamo onorati che sia stato selezionato – conclude la sindaca – Grazie a idee come queste, che non esito a definire rivoluzionarie, piccoli comuni come il nostro diventeranno una sorta di ‘startup’ e, attraverso il finanziamento ministeriale, attraverseranno un percorso di rinascita. Verranno alimentati sviluppo turistico, attività culturali, attività tradizionali e imprese del territorio. Un nuovo modello di aggregazione sociale che risponda, in termini di servizi, ai fabbisogni emergenti in tema di welfare, sviluppo sostenibile, miglioramento della qualità di vita e del contesto culturale, naturalistico, paesaggistico e ambientale”.