Università Unimarconi

Acquapendente tra le città riconosciute di “antica ed affermata tradizione ceramica”

ACQUAPENDENTE (Viterbo) – La vicesindaca di Acquapendente Monica Putano ha partecipato presso la Sala del Consiglio della Camera di Commercio di Rieti-Viterbo, alla conferenza stampa di presentazione del portale dedicato alla valorizzazione e alla promozione della ceramica delle Città della provincia di Viterbo riconosciute di “antica ed affermata tradizione ceramica”, Acquapendente, Viterbo, Tarquinia e Civita Castellana.

Il progetto denominato “La Strada della Ceramica nella Tuscia” è un vero e proprio itinerario da percorrere alla scoperta della ceramica: un viaggio che è anche di conoscenza della qualità delle produzioni artigianali, del patrimonio artistico-culturale e dell’ambiente naturale delle quattro citta.. “Cliccando su https://www.cittadellaceramica.it, è stato sottolineato, “ci si potrà incamminare lungo la Strada della Ceramica nella Tuscia: un originale percorso di conoscenza della storia, della cultura e della bellezza di un vasto territorio, di cui l’arte ceramica è, da secoli, un segno distintivo. Si intraprenderà un viaggio nella provincia di Viterbo, da sud a nord, “dentro” le quattro Città riconosciute dal Consiglio Nazionale Ceramico – organo del Ministero delle Imprese e del Made in Italy – “di antica e affermata produzione ceramica”: Civita Castellana, Viterbo, Tarquinia e Acquapendente. Ci sorprenderanno la ricchezza del patrimonio di forme, decori, stili e tecniche custodito nei Musei così come le numerose testimonianze dell’intimo legame tra i luoghi e la lavorazione della ceramica. Vivremo una esperienza unica nelle botteghe artigiane e negli studi d’arte. Qui incontreremo donne e uomini che tramandano saperi, gesti e memoria e, al tempo stesso, contribuiscono all’evoluzione della ceramica con un appassionato lavoro di ricerca e sperimentazione. Saremo catturati dalla loro maestria nel plasmare le materie prime e nell’eseguire i decori, nel dare vita a opere straordinarie”.

“Per quanto riguarda Acquapendente”, ha sottolineato la Putano Bisti, ci troviamo in un centro all’estremo nord del Lazio, è situata sulla Via Francigena. Proprio grazie alla presenza di questa importante Via di pellegrinaggio, la Città ha avuto una crescente importanza a partire dal Medioevo, fino a diventare sede vescovile nel XVII secolo. Dai documenti conservati nell’Archivio Storico Comunale, sappiamo che Acquapendente è stata un centro di produzione ceramica fiorente nel XVI secolo, con oltre quindici botteghe che vantavano una tradizione artistica ben più antica. Gli scavi condotti dalla Soprintendenza Archeologica per l’Etruria Meridionale in collaborazione con il Gruppo Archeologico ArcheoAcquapendente hanno portato alla luce maioliche che raccontano di una produzione ricca ed elaborata già dalla metà del ‘300, fino ad almeno alla metà del ‘600. All’inizio del ‘900, la produzione ceramica, che non è mai del tutto cessata, ebbe una nuova ondata di vitalità grazie all’iniziativa di Domenico Fuschini, alla cui bottega si formarono alcuni dei più dinamici artisti aquesiani. La Cattedrale è il monumento più importante della Città e la nostra passeggiata non può che iniziare da qui”.

Previste dodici tappe: Museo della Città, Fornace cinquecentesca, Chiesa di S. Agostino, Piazza e Fonte del Rigombo, Chiesa di Santa Vittoria, Piazza Girolamo Fabrizio, Porta della Ripa, Piazzale di Santa Maria – Chiesa San Francesco, Via Cesare Battisti, Via Roma, Anfiteatro Cordeschi, Trevinano, Torre Alfina. Tutto ruoterà attorno alla Guida turistica-ambientale-escursionistica Elena Ronca.

“I visitatori”, sottolinea la Vicesindaca, “verranno accompagnati in laboratori e studi d’arte: Terrecotte Olimpia, Fornace Cotto Antico, Francesca Rossi, Michele Panfoli, Mutsuo Hirano, Thomas Lange. Tradunion il fatto di una ceramica fra tradizione ed innovazione. Un percorso che ad Acquapendente unisce la zona artigianale sorta nella Valle del Paglia alle campagne intorno al suggestivo borgo di Torre Alfina: dagli orci artistici in terracotta lavorati da mani sapienti, secondo le tecniche e i ritmi della tradizione, alle sculture di due grandi artisti, il giapponese Mutsuo Hirano e il tedesco Thomas Lange, che in campo ceramico hanno realizzato anche feconde collaborazioni con gli artigiani locali. Ovviamente senza tralasciare l’incontro con gli altri appassionati interpreti della ceramica, arte che da secoli è nel Dna di questa Città, e la visita di una fornace che produce il cotto fatto a mano, proprio come un tempo”.

 

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