Acquapendente, un impianto di compostaggio collettivo di prossimità all’interno del comune

ACQUAPENDENTE ( Viterbo) – La Comunità Montana Alta Tuscia Laziale realizzerà nel Comune di Acquapendente (Località Campo Morino) un impianto di compostaggio collettivo di prossimità. Il tutto finanziato dalla Regione Lazio (Legge Regionale N° 27 del 09 Luglio 1998 e Decreto Generale N. 408 del 13 Luglio 2017 “Misure a favore delle attività di compostaggio ed autocompostaggio per la riduzione della frazione organica per i Comuni del Lazio e Roma Capitale”). “Per i territorio di Acquapendente, Gradoli, Grotte di Castro, Latera, Onano, Proceno, San Lorenzo Nuovo e Valentano”, sottolinea il Commissario Giovanni Giuliani, “sarà a disposizione un impianto in grado di garantire bassissimo impatto ambientale. Una prerogativa di sostenibilità territoriale che da anni ci caratterizza. Un percorso iniziato con l’individuare per la gestione del servizio rifiuti una Azienda del nord come Idealservice in grado di programmare e progettare in maniera innovativa ed ora arrivato a portare una Azienda del sud come la Innovaction in grado di regalare soluzioni e tecnologie per incrementare la raccolta differenziata (1.600 tonnellate annue)” Il metodo pulito per trasformare in fertilissimo humus gli scarti organici si chiama per l’occasione lombricocoltura. Una vera e propria ultima fase di maturazione del compost che avverrà in quattro vasche con risultato più qualitativamente importante l’autonomia gestionale della Forsu (umidità contenuta nella frazione organica 75%). Plurimi i vantaggi per il territorio: a) Recupero di 547 tonnellate di frazione organica pari al 10.3% in più di raccolta differenziata; b) Risparmio generato per mancato trasporto e conferimento pari a € 65.365,50; c) Riduzione dei costi del servizio di raccolta porta a porta. Interessantissima, infine, la valutazione costo-beneficio. Il risparmio generato è tale da ammortizzare in circa quattro mesi l’investimento pubblico per l’avviamento ed il mantenimento di servizio di monitoraggio e controllo. Quest’ultimo – stimato in una cifra superiore ai 65.000 € – in parte sarà decurtato dal servizio rifiuti ai cittadini aderenti che vedranno ridursi del 20% la parte variabile del tributo. La parte restante sarà utilizzata per ricoprire servizi inerenti la stessa materia, per la collettività o per ridurre il tributo alle restanti utenze.

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