Università Unimarconi

Acquisto crediti edilizi, Frontini: “Il decreto emanato dal Governo non fermerà il Comune”

di ANNA MARIA STEFANINI –

VITERBO – Si è svolta oggi, 18 febbraio alle ore 11, a palazzo dei Priori, la conferenza illustrativa sulla valutazione dei crediti relativi ai bonus edilizia e superbonus 110 per cento, alla presenza della sindaca Chiara Frontini, degli assessori Emanuele Aronne e Katia Scardozzi, che si occupano rispettivamente di pianificazione urbanistica ed ex comuni, dei consiglieri comunali Marco Ciorba, Marco Nunzi e Marco Bruzziches. Presente in sala anche una folta rappresentanza di alcune aziende locali e di lavoratori edili. Martedì scorso, la giunta comunale ha approvato un atto di indirizzo per far acquistare al comune stesso i crediti edilizi delle aziende. Viterbo è il primo sugli 8000 comuni in Italia che si è mosso in questo senso. Appena due giorni dopo però è uscito un decreto di urgenza del governo che ha imposto il blocco di acquisto dei crediti da parte dei comuni, che ha inevitabilmente bloccato tutto.

 “Il decreto del governo che blocca l’acquisto dei crediti edilizi non fermerà il Comune” ha rassicurato la Sindaca Chiara Frontini, che poi ha aggiunto: “Il Comune deve essere propositivo: va fatto un lavoro serio di pressione sulle forze politiche affinché in questi 60 giorni di tempo in cui il decreto emanato in proposito venga convertito in legge si possa realizzare l’intendimento necessario a sostenere imprese e famiglie. Il vostro Comune su questa battaglia c’è, senza speculare sulla sofferenza, ma con proposte concrete”.

Come prevede la normativa, il decreto di urgenza deve essere convertito in legge entro 60 giorni. In questi 60 giorni dunque il Comune si darà da fare, mettendo in campo una serie di proposte destinate alle principali associazioni di categoria su una serie di emendamenti per dare di nuovo ai comuni la possibilità di acquistare i crediti edilizi. L’acquisto di crediti edilizi è un’operazione finanziaria importante che punta all’acquisto dei crediti di imposta derivanti da superbonus ed altri bonus edilizi, da utilizzare in compensazione diretta dei propri oneri fiscali nel corso degli anni, per garantire liquidità alle imprese ed evitare il blocco dei cantieri e il licenziamento dei lavoratori. L’ assessore Emanuele Aronne, insieme al consigliere Marco Ciorba, che hanno le competenze tecniche per supportare il Comune, hanno studiato profondamente la materia. L’ assessore Emanuele Aronne ha ripercorso, durante la conferenza, la storia dei crediti fiscali. La legge avrebbe dovuto creare le condizioni favorevoli per ripartire. Inizialmente si poteva cedere a terzi il credito, recuperando liquidità. Il superbonus era facilmente tracciabile.

“Purtroppo fu inserito il bonus facciate, senza controlli. – ha evidenziato l’assessore – Il legislatore ha allora inasprito la legge, andando a contrarre la possibilità di acquistare crediti. Il credito fiscale fu diviso, determinando problemi fiscali alle ditte, per le quali la liquidità è fondamentale. “Guardiamo i lati positivi del decreto. – ha affermato tuttavia l’architetto Aronne – L’articolo 1 toglie la responsabilità solidale: tecnicamente le banche potrebbero creare strumenti finanziari urgenti.”. “Noi siamo convinti che il debito lo Stato già lo abbia.- ha aggiunto – Il problema sono i crediti vecchi. Spetta al governo decidere se il superbonus possa andare avanti. La nostra proposta è mettere in piedi un tavolo di confronto e formulare proposte concrete nei 60 giorni di conversione del decreto a legge. La pubblica amministrazione, senza illudere nessuno, ritiene che non si possa fallire perchè le ditte si sono affidate alle leggi dello Stato, che poi sono state cambiate. Ci stiamo impegnando nel settore edilizia, che è trainante per il nostro territorio, cercando di coinvolgere altre pubbliche amministrazioni.”.

Marco Ciorba ha aggiunto che è stata fatta un’analisi di settore: secondo i dati della provincia di Viterbo, il superbonus ha influito molto sull’economia laziale: ci sono 30.000 cantieri nel Lazio. Il consigliere si sofferma sulla “schizofrenia” legislativa relativa al superbonus : ci sono stati crediti che hanno bloccato il mercato che si sono aggiunti al caro energia. Il tutto mette in difficoltà famiglie e lavoratori. Il settore edile, con la conversione del decreto in legge, vedrà imprese fallire, con perdita di posti di lavoro. A rischio 2000 posti. Noi abbiamo fatto un atto di indirizzo per poter acquisire i crediti di imposta, primo Comune d’Italia su 8000. Siamo partiti pubblicando martedì il nostro iter, bloccato dal decreto n.11 del Governo, che ha tolto la possibilità degli enti locali di acquisire i crediti. È una bomba sociale pericolosa, che non ha soluzioni strutturali al momento. Il decreto legge deve essere convertito in legge entro 60 giorni e faremo pressioni con concertazione delle associazioni, sperando che il parlamento apporti dei correttivi. Staremo accanto alle famiglie e scenderemo in piazza con imprenditori e famiglie che si stanno organizzando per una manifestazione che ci sarà l’11 marzo a Viterbo”. Parteciperà alla manifestazione il Comune a fianco di imprenditori e famiglie, che si sono autorganizzati.

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