ACQUAPENDENTE (Viterbo) – Con una cerimonia religiosa presso la Chiesa di S.Agostino la Parrocchia del Santo Sepolcro di Acquapendente ha celebrato Domenica pomeriggio la ricorrenza di San Rocco. ”Oggi”, ha sottolineato il Parroco Don Enrico Castuaro durante l’omelia, “ è la memoria liturgica di San Rocco. La figura di questo santo, tra i più venerati, è legata alla nostra comunità. Nella sua biografia, infatti, si ricorda Acquapendente come la comunità dove compì il suo primo miracolo. Pellegrino, infatti, verso Roma, egli si fermò nella nostra cittadina, colpita allora, in modo violento, dalla peste per assistere i malati. Il pellegrinaggio è una immagine della vita. Homo viator: la vita è un cammino verso una meta. San Rocco capì che il senso del suo essere viator era amare Cristo negli ultimi. Ci aiuti il nostro compatrono a farci samaritani del nostro prossimo piagato nel corpo e nell’ anima”.