di REDAZIONE-
VITERBO- Questo pomeriggio per “Arte e cultura nella città del conclave”, evento svoltosi a Palazzo dei Papi, che si concluderà domani pomeriggio, la nostra direttrice, Wanda Cherubini, ha moderato l’incontro con l’autore Simone Daghetti, che ha presentato il suo libro “Il vento dei ricordi”. In questo racconto la protagonista, Tatiana, vive una vita di stenti nella Russia contemporanea, tra ricordi di un amore perduto, momenti di oscura depressione e attimi di lucida follia. Dopo essersi resa conto che a San Pietroburgo, la sua città natale, non potrà avere un futuro, decide di tornare a calcare i marciapiedi di Milano. Wanda Cherubini ha 
sottolineato come “Il vento dei ricordi” ci porti a fare delle riflessioni su un mondo, quello della tratta di esseri umani per sfruttamento sessuale, sempre attuale e sempre più crudele, chiedendo a Draghetti come sia nata l’idea di realizzare un romanzo su questa tematica così importante e drammaticamente attuale e perché. L’autore ha risposto ricordando della sua passione per i paesi dell’Est Europa e di come, raccogliendo varie storie di donne costrette a prostituirsi, abbia tracciato il personaggio di Tatiana. E’ attraverso i sentimenti che vive questa donna che l’autore ha affrontato nel suo libro questa importante problematica, evidenziando l’importanza di trattare l’altro come persona e non come cosa, al di là di ogni pregiudizio. Molto suggestivo il momento in cui l’autore ha letto una 
pagina del suo libro, dove ha evidenziato proprio il lato sentimentale ed umano della protagonista, legata alla sua San Pietroburgo ed al suo fiume, il Neva. La moderatrice ha poi chiesto a Draghetti come sia nata la sua passione nel viaggiare e quella per la storia medioevale europea. L’autore ha spiegato come il tutto sia nato dalla sua necessità di spaziare le conoscenze, di non vedere il mondo soltanto dal punto di vista eurocentrico. Per poi rendere il colloquio più leggero, Cherubini ha anche posto all’autore qualche domanda personale in merito alla sua passione per i gatti e per la musica heavy metal. Ha poi domandato a Draghetti se in futuro pubblicherà altri lavori. L’autore ha risposto raccontando un suo possibile libro futuro e accennando ad un racconto su Babbo Natale, già pubblicato e molto sui generis, con una conclusione che ha lasciato tutti a bocca aperta. L’incontro si è concluso con gli applausi dei presenti e la soddisfazione di tutti i convenuti.
