Ad Ombre festival Alessandra Mussolini

di SIMEON SCANLON-

VITERBO- Alessandra Mussolini, Eurodeputata per Forza Italia, questo pomeriggio ha tenuto un incontro con la stampa al truck di piazza Martiri d’Ungheria,  prima della presentazione di questa sera, alle ore 21,15, del suo libro  per Ombre festival. Laureata con lode in Medicina e Chirurgia all’Università di Roma, attrice, personaggio televisivo, più volte membro del Parlamento italiano, europarlamentare dal 2022 presenta la sua opera prima come scrittrice “Il gioco del buio” edito Minerva.
Un libro a tratti crudo e amaro in cui l’autrice racconta per la prima volta, attraverso gli occhi di una bambina, i difficili rapporti familiari tra le figure più importanti della sua vita, le cui storie hanno come sfondo l’amore, spesso tradito, che sfidano il tempo senza mai arrendersi, senza mai smettere di lottare contro l’ineluttabilità del destino. Sulle elezioni europee e lo spostamento del baricentro politico dell’UE verso destra, Mussolini ha risposto che i risultati delle elezioni nel continente devono essere separate da quelle nazionali, dato che partiti locali, come la Lega Nord e Fratelli d’Italia, vengono tatticamente limitati nel Parlamento Europeo e non riescono a prendere le redini del potere.

In merito alla sua opinione sulla posizione odierna di Forza Italia e sui commenti recenti di Marina Berlusconi che vorrebbe direzionare il partito in una direzione più moderata Mussolini ha risposto di essere d’accordo con la posizione di Marina Berlusconi, in quanto Forza Italia nasce come partito “liberale”, “garantista” e “laico-socialista” e non “ultra-cattolico”.

Infine, in merito agli effetti della crisi demografica in Italia e le difficoltà economiche che porterà per località meno economicamente dinamiche specie la Tuscia, Mussolini ha sottolineato che la crisi demografica esiste ben oltre i confini dell’Italia, e che non è responsabilità del governo né delle donne quello di risolvere il problema in quanto il desiderio di avere figli deve essere lasciato ai cittadini; inoltre, rimpiange il fatto che sia “diventato tutto complicato” nell’economia nazionale odierna e che per diventare più produttivi necessitiamo di meno regolamenti e investimenti sulle scuole e le università italiane in modo che i privati abbiano accesso a una forza lavoro più specializzata.

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