Aggressione ad un medico del Cim, interviene l’Usb di Viterbo

VITERBO – Riceviamo e pubblichiamo: “La scrivente O.S. ha appreso dell’increscioso episodio avvenuto presso il C.I.M. della Cittadella della Salute nei giorni scorsi. Per amor della verità, ci corre l’obbligo rendere noto la successione degli eventi accaduti. Non è stata una zuffa fra medico e paziente ma una perfetta aggressione nei confronti di un medico che, professionalmente, stava esercitando la propria funzione.
Il medico di cui trattasi è un Dirigente Sindacale della scrivente, il quale ci ha riferito che presso l’ambulatorio in cui prestava servizio, ad un certo punto si è precipitato un paziente, in evidente stato di alterazione, già conosciuto nella struttura, che pretendeva la prescrizione di uno specifico farmaco anti depressivo. Quando il medico di cui trattasi si è permesso di consigliare un altro tipo di farmaco che a suo avviso avrebbe potuto aiutarlo in maniera più efficace, il paziente, senza alcun preavviso, ha scavalcato la scrivania colpendo il medico in pieno volto con un pugno per poi continuare a colpirlo mentre era a terra.
Soltanto il tempestivo intervento di alcuni colleghi ha evitato epiloghi ben più tragici, il medico in questione che ha cercato di difendersi come meglio poteva, ha riportato traumi e contusioni con una prognosi di 10 gg. S.C.
Come più volte richiesto dalla scrivente crediamo opportuno che in sezioni a rischio come quelle dell’Igiene Mentale venga esercitato un attento controllo ed opportuni filtri al fine di evitare il ripetersi di tali episodi, crediamo anche che l’avvenimento di cui trattasi solo per puro caso o per fortuna non si sia trasformato in tragedia, crediamo infine opportuno che la Direzione della ASL di Viterbo debba attivarsi in maniera tempestiva e decisa prima che possano avvenire tragedie.
Non possiamo infine proclamare eroi i nostri medici quando salvano le nostre vite a rischio delle proprie come nel caso della pandemia in corso e derubricare un palese infortunio sul lavoro a semplice e banale zuffa”.

 

 

 

 

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