Aggressione con ferimento agente al Carcere Mammagialla di Viterbo

VITERBO- Riceviamo e pubblichiamo: “L’USPP già da qualche settimana ha sollecitato interventi al DAP. “Altro agente ferito, stavolta con un lametta da un detenuto in isolamento, per il quale sono state necessarie le cure del caso,” è quanto dichiara il segretario regionale USPP Lazio Daniele Nicastrini che solo ieri con un altro comunicato esprimeva le difficoltà che si stà vivendo nel carcere di Mammagialla la polizia penitenziaria, con una popolazione detenuta che spazia da soggetti di Alta Sicurezza a quelli di media sicurezza e di questi molti tenuti in reparti isolamento per motivi di vario tipo che non permettono la loro locazione in sezione con altri detenuti.

In questi giorni pur continuando a denunciare tali gravità soprattutto legate alla carenza di personale e di direttive del DAP, le ultime 5 unità pervenute dal 181° corso assegnate all’istituto, ben 2 sono state immediatamente distaccate alla banda musicale e alla squadra di calcio Astrea partecipanti ai campionati semiprofessionistici, su disposizione dello stesso DAP, senza rimpiazzarle con altrettante unità a dimostrazione che ha quest’ultima non interessa alcun che la situazione che si continua a denunciare.
Sulle vicende penitenziarie interviene nuovamente anche il Presidente USPP Giuseppe Moretti che “nell’esprimere vicinanza al collega ferito, solo per pura fortuna non in modo grave per la sua prontezza ad evitare ulteriori conseguenze ritiene “quanto accade a Viterbo già segnalato anche dalla segreteria nazionale USPP al Direttore Generale del personale del DAP per rimarcare che pur essendo prevista dal piano di mobilità un’integrazione di 12 unità di cui le 5 unità provenienti dall’ultimo corso e i restanti con il piano di mobilità nazionale, questo numero è comunque insufficiente.
Urge un piano straordinario per recuperare l’alto “gap” nella pianta organica nazionale” conclude il Dr. Moretti”, anche per questo l’USPP da tempo ha chiesto di proclamare lo Stato di emergenza affinché il vertice politico possa assumere quei necessari provvedimenti per integrare le circa 6000 unità che mancano nella pianta organica della Polizia Penitenziaria e superare quelle difficoltà operative sulle quali si attendono atti più volte annunciati dal governo per aumentare il livello di sicurezza all’interno delle carceri”.
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