Aggressione a Viterbo, individuati e arrestati i responsabili

di MARIA ANTONIETTA GERMANO –

VITERBO – Questa mattina, 14 giugno, nella Sala Convegno della Questura di Viterbo il questore Lorenzo Suraci e la dott.ssa Monia Morelli della Digos hanno incontrato la stampa per illustrare i risultati di un’efficace operazione di polizia giudiziaria effettuata dalla Digos sulla tremenda aggressione avvenuta lo scorso febbraio in via di Valle Piatta a Viterbo, dove un giovane studente universitario venticinquenne è stato picchiato brutalmente con calci, pugni e cinghiate. Nove contro uno. Prognosi di circa 50 giorni, setto nasale spaccato e costole rotte. Risultato? Quattro arresti domiciliari, grazie all’indagine Digos coordinata dalla Procura della Repubblica di Viterbo.

Esclusa la matrice politica, perché tanta violenza? Questi i fatti.

La dirigente della Digos Monia Morelli fa il punto della situazione sulla violentissima aggressione di fine febbraio in via di Valle Piatta: “Un primo intervento immediato viene fatto dalla Squadra volanti, intorno all’una di notte, nei pressi di un circolo privato dove si stava svolgendo una festa di laurea. In quella circostanza i residenti chiamano il 113 per schiamazzi e musica ad alto volume. Il personale della Squadra volanti, giunto sul posto vede che ci sono circa un centinaio di ragazzi all’interno di questo locale e fuori, un piccolo gruppo, forse non invitato, che spera di entrare. Dopo aver fatto abbassare il volume della musica, tutto sembra tranquillo e la Volante va via.

“Ma verso le 2,30 circa – riprende la spiegazione –   viene richiesto un altro intervento al 113 da un dipendente del ristorante Enotria sito in Via di Valle Piatta per un’aggressione e un ragazzo a terra completamente ricoperto di sangue.

“Inizia subito l’attività investigativa perché in un primo momento si pensava a un movente politico. Il movente cade e si accerta che un gruppo di 9 ragazzi si sono scagliati che con una violenza inaudita contro un inerme ragazzo che in quel momento si trovava da solo nei pressi di via di Valle Piatta, alla fine di Via del Ganfione, dove viene ripetutamente colpito.

L’attività investigativa – continua Morelli – che si è conclusa oggi con 4 arresti domiciliari, è stata condotta dal personale della Digos con l’ausilio delle immagini estrapolate da due telecamere private istallate dai condomini a ridosso del palazzo, con queste siamo riusciti a ricostruire la dinamica dell’aggressione. Da queste riprese si evince la brutalità e la violenza con la quale è stato picchiato il ragazzo. Di un gruppo di 9 persone siamo riusciti ad identificarne 6, grazie anche alle informazioni fornite dalle persone che sono state contattate perché informate sui fatti, e siamo arrivati all’identificazione degli aggressori. Soggetti che non sono completamente sconosciuti alla Digos, in quanto uno dei quattro arrestati ha dei precedenti per pregiudizi di polizia per fatti similari.

“Dal video si vede prima il gruppo di questi 9 ragazzi, 6 di loro  che si scagliano ferocemente sulla vittima che cade a terra, dove viene ripetutamente colpita con calci e pugni all’altezza della testa e dell’addome, tanto da riportare una prognosi di circa 50 giorni. A questo punto dell’attività giudiziaria il Sostituto procuratore di Viterbo, dott. Tucci ha richiesto misure cautelari per ipotesi di reato per lesioni aggravate in concorso.

“La dinamica vede il gruppo di 6 ragazzi che bloccano e buttano a terra il giovane e lo colpiscono anche con oggetti contundenti come cinture con fibbie e un tergicristallo usato come bastone. In un secondo momento ai 6 si aggiungono altri tre ragazzi che hanno contribuito al pestaggio nonostante il ragazzo fosse a terra immobile, e subito dopo si allontano dal posto”.

L’Ispettrice della Digos Morelli spiega ancora la ricostruzione dei fatti: “Un’ora prima c’è la festa privata, questi ragazzi, non invitati, volevano entrare a tutti i costi. Alla richiesta di allontanarsi, hanno stentato a farlo, c’è stato sicuramene un diverbio che sembrava concluso. Questi si allontano da via di Valle Piatta, seguiti dalla vittima che forse cerca di calmarli. Quando lo vedono solo (è in maschera perché è tempo di Carnevale), lo aggrediscono. Il ragazzo scappa verso Via Ascenzi ma viene raggiunto nei pressi del ristorante Enotria e pestato”.

Un segno positivo su tanta bruttura è stato la collaborazione dei cittadini che hanno voluto e potuto raccontare i fatti.

L’età dei quattro ragazzi va dai 20 ai 27 anni. Sono tutti viterbesi, Uno dei quattro ha gli esami finali del  liceo, gli altri 3 fanno lavori nel privato. La vittima ha ripreso con fatica la vita normale.

A supporto di quanto detto interviene il questore Lorenzo Suraci che precisa. “Molto aiuto alle indagini è dato dalle telecamere. Noi insistiamo sulla video sorveglianza. Telecamere che possono essere collegate con la Sala operativa della Questura e contemporaneamente a quella dei Carabinieri. E’ un sistema che funziona e aiuta le indagini.  Il sistema va incrementato, e sia i privati che altre istituzioni, se vogliono, possono istallare le telecamere per prevenire atti delittuosi. A Viterbo non esiste nessun allarme. I fatti spiacevoli accaduti sono stati tutti risolti, la città è e rimane molto tranquilla, nonostante questi episodi.  In più queste 4 persone saranno anche colpite da prevenzione da parte del Questore. E non dimenticate: Noi vi teniamo il fiato sul collo”.

 

 

 

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