Aggressioni e rischio Covid-19 in carcere, Nicastrini (Uspp): “Riprendiamo lo stato di agitazione”

VITERBO – Riceviamo da Daniele Nicastrini (Commissario Straordinario Uspp Lazio) e pubblichiamo: “Avevamo deciso di mantenere un profilo basso, di evitare che in una fase storica come questa che la Polizia Penitenziaria sta vivendo dovevamo salvaguardare il nostro senso del dovere, sostenere e sostenerci in una precarietà di strumenti e metodi dovute anche all’incapacità di un’Amministrazione e un Ministro inadeguati.

Adesso dobbiamo rivedere totalmente tutto quanto, perché siamo oggetto di aggressioni improvvise, di atteggiamenti vessatori anche da chi dovrebbe rispettare il ruolo istituzionale che rappresentiamo e soprattutto il rischio di contrarre un patogeno che già ha ucciso agenti, medici e tanta altra brava gente sono già positivi in quasi tutti gli istituti penitenziari d’Italia.

Ci vietano di parlare attraverso le linee di comando, evitano il confronto per incapacità di dare risposte, nel frattempo siamo chiamati ad adempiere ad un compito ultra delicato senza strumenti di protezione individuali ed altro.

Se vogliono la vita del personale quella la stiamo già dando ma la dignità di uomini e donne che hanno da pensare alle proprie famiglie questo NO!!!

Per questi motivi a partire da OGGI riprendiamo lo STATO DI AGITAZIONE e per motivi all’impossibilità di manifestare comunque mostreremo alle recinzioni o nei pressi delle carceri del Lazio le nostre bandiere e striscioni perché tutti sappiano che esistiamo ancora e vogliamo vivere nel rispetto e nella nostra dignità”.

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