Agricoltura, Pira (AgriVt): ”Bisogna incentivare l’ampliamento della rete del lavoro agricolo di qualità”

VITERBO – “Il tavolo tecnico sull’agricoltura richiesto dal prefetto Cananà a cui, come sindacato delle imprese agricole, abbiamo preso parte, non ha evidenziato fenomeni strutturati di sfruttamento lavorativo e  caporalato nella provincia di Viterbo. Ad eccezione di sporadici episodi, secondo quanto emerso dal confronto con le altre associazioni intervenute, con le forze dell’ordine, l’ispettorato del lavoro e l’Inps, possiamo fortunatamente dire che nella Tuscia, non esiste una rete consolidata di sfruttamento. Questo ci fa ben sperare per un futuro sano e produttivo legato al mondo agricolo”. Commenta così, Giovanni Pira, presidente di Agri Viterbo, l’incontro tecnico che si è tenuto ieri mattina presso il palazzo del governo.

Incontro che, nelle intenzioni del prefetto, sarà convocato periodicamente per tenere costantemente accesa l’attenzione sul mondo agricolo.

“Durante l’incontro – continua Pira – abbiamo espresso da parte nostra la volontà di sostenere l’ampliamento della Rete del lavoro agricolo di qualità, una realtà che non ha trovato ancora piena espressione nel nostro territorio. Secondo gli ultimi dati Inps aggiornati a novembre 2022, sono poco più di un centinaio le aziende della provincia che hanno aderito alla rete. Ma non basta, bisogna fare di più. Questo aspetto è stato evidenziato anche in sede di incontro, e il motivo di una bassa aderenza è stato riscontrato oltre che nelle pratiche burocratiche poco snelle, anche negli scarsi incentivi dal punto di vista fiscale. Da parte nostra abbiamo ribadito l’impegno di sostenere la rete del lavoro, invitando gli imprenditori agricoli ad iscriversi al portale e mettendo a disposizione gratuitamente i nostri servizi di consulenza”.

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