ROMA – “La diversificazione delle attività agricole: opportunità economica, sociale e territoriale da cogliere”: è l’evento andato in scena oggi alla Cantina Castello di Torre in Pietra (Roma) organizzato da Agriturist Lazio. L’incontro è stato aperto dai saluti del Presidente di Confagricoltura Lazio Antonio Parenti, del Presidente di Agriturist Lazio Stefano Augugliaro e del Presidente Agriturist Nazionale Augusto Congionti ed è proseguito con gli interventi di Andrea Virgili di Agriturist Lazio sul “Quadro normativo e procedure amministrative” e di Aurelio Ferrazza sulle “Nuove frontiere della diversificazione”. Le conclusioni sono state affidate all’assessore al bilancio, programmazione economica, agricoltura e sovranità alimentare, caccia e pesca e parchi e foreste della Regione Lazio, Giancarlo Righini.
“Ringrazio Agriturist per questa giornata di confronto e riflessione che fornisce argomenti e approfondimenti di alto livello – ha commentato il Presidente di Confagricoltura Lazio, Antonio Parenti – Quello proposto da Agriturist, incentrato sulla diversificazione delle attività agricole, è un modello che deve essere perseguito, implementato e potenziato e siamo orgogliosi di poter affermare che la Regione Lazio è all’avanguardia rispetto a questa dimensione dell’offerta agricola. Dobbiamo sempre più ragione sulla prospettiva dell’impresa a tutto tondo, in grado di generare sviluppo da diversi segmenti della propria offerta. Ringrazio tutti i relatori e l’assessore regionale Righini che, anche oggi, non ha voluto far mancare il proprio contributo”.
“Lo sviluppo della diversificazione è un obiettivo strategico da perseguire e rappresenta, non soltanto un veicolo di sviluppo del comparto agricolo ma anche un generatore di crescita economica, sociale,di salvaguardia territoriale e ambientale – ha aggiunto il Presidente di Agriturist Lazio, Stefano Augugliaro – La diversificazione consente, inoltre, di salvaguardare anche il nostro tessuto imprenditoriale agricolo provato delle criticità economiche legate alle coltivazioni tradizionali. Per tali motivi, raggiungere l’obiettivo della diversificazione significa stare al passo con il cambiamento, con l’evoluzione delle esigenze dei fruitori delle attività. In questo ambito mi fa piacere sottolineare come esempio virtuoso di evoluzione la recente normativa regionale del Lazio in materia di eno-oleoturismo”.
“La diversificazione ci offre l’opportunità di poter attivare processi di crescita delle nostre imprese anche se dobbiamo ricordare che da sola, essa non è sufficiente – ha dichiarato Aurelio Ferrazza di Agriturist Lazio e recentemente nominato alla guida di Confagricoltura Roma – Nella nostra Regione la diversificazione in agricoltura è sostenuta dalla normativa di riferimento più avanzata dell’intero Paese ma tengo a ribadire che senza certezza, semplificazione e riduzione delle tempistiche delle procedure amministrative non potrà mai esistere quel necessario e auspicato sviluppo. In tal senso l’evoluzione del sistema autorizzativo regionale del Lazio merita veramente un plauso ed è elemento imprescindibile, anche nel sistema di relazione con le amministrazioni preposte alla gestione delle aree sottoposte a tutela dove assai spesso sono presenti rilevanti criticità. Ai fini dello sviluppo della diversificazione è auspicabile, inoltre, l’integrazione dei servizi sia nel comparto ricettivo, sia nel sociale o addirittura nel sanitario, pensando al ruolo che può ricoprire l’agricoltura sociale nel trattamento di varie forme di disagio”.
“Questa Giunta ha lavorato attivamente per favorire lo sviluppo del territorio rurale come un sistema integrato, promulgando la legge regionale che regola le attività enoturistiche e oleoturistiche – ha concluso l’assessore regionale Giancarlo Righini – Oggi, il settore agricolo non deve più limitarsi alle attività tradizionali come la coltivazione, l’allevamento e la selvicoltura, ma deve sempre più ampliarsi verso la fornitura di servizi complementari. Si tratta di attività che, pur mantenendo il rispetto per le caratteristiche rurali del territorio, permettono di incrementare le fonti di reddito attraverso strategie di diversificazione. Operativamente, si ritiene essenziale sviluppare la diversificazione su due ambiti principali: accompagnare la crescita del settore e gestire con efficienza le procedure amministrative. Lo sviluppo del quadro normativo non si limita alla creazione di nuove norme, ma punta soprattutto a garantire coerenza e coordinamento tra le disposizioni esistenti, rimuovendo eventuali incoerenze o anacronismi. Inoltre, le attività di diversificazione agricola, tra le quali l’agriturismo, devono necessariamente passare attraverso autorizzazioni amministrative quanto più possibile efficaci e rapide. Ciò che la normativa consente deve trovare riscontro nelle procedure amministrative, rendendo possibile lo sviluppo imprenditoriale”.